A Kuala Lumpur Yamaha ha presentato le nuove livree per i propri team per il 2025, tingendo di blu la serata sotto l'hashtag Blueshift. Grande novità infatti, a fianco del team di MotoGP composto da Fabio Quartararo ed Alex Rins, è stato l'arrivo del team Pramac Yamaha a dare manforte alla casa giapponese che da anni inseguiva la possibilità di schierare più moto, e quindi poter ottenere più dati, in pista.
Il team Pramac Yamaha, che per anni è stato punto cardine del successo Ducati, rappresenta quindi una nuova svolta per gli sforzi della casa dei tre diapason in MotoGP, portando con sé due piloti d'esperienza come Jack Miller e Miguel Oliveira. Ma non è tutto, perchè se dal lato tecnico, con l'arrivo di Bartolini e di Augusto Fernandez e Andrea Dovizioso come collaudatori gli sforzi sullo sviluppo sembrano in buone mani, Yamaha ha investito anche sul proprio futuro di piloti, schierando Tony Arbolino ed Ivan Guevara in Moto2 coi colori del team Pramac blucru moto2.
Abbiamo parlato di queste novità, delle aspettative per il 2025 e del futuro di Yamaha con Fabio Quartararo, che al suo settimo anno in Yamaha si dice soddisfatto e convinto del progetto.
Il tuo matrimonio con Yamaha è davvero lungo.
"Sono sette anni", esordisce Fabio Quartararo.
In Italia si dice che al settimo anno c'è la crisi.
"Speriamo di no! - scherza il francese - in Francia abbiamo la crisi del terzo anno, quella l'abbiamo passata".
Cosa ti ha convinto a rimanere col progetto Yamaha? Sei riconosciuto come uno dei top rider della MotoGP, ma tra tutti sei forse quello sulla moto più in difficoltà.
"E' stato un discorso abbastanza lungo in realtà, abbiamo firma a inizio anno ma prima di arrivarci ho affrontato tante discussioni, anche con Aprilia. Con yamaha abbiamo discusso di molti temi. Logicamente tutte quelle che erano le mie richieste sono state esaudite. Sono arrivate persone nuove come Bartolini, che forse è il motivo maggiore che mi ha convinto a rimanere. Mi ha dato molta fiducia in un progetto in cui di fiducia non ne avevo più. Invece è riuscito a convincermi e mi ha dato la voglia di rimanere e continuare a lavorare sullo sviluppo anche dell'aerodinamica".
La grande novità di quest'anno sarà anche l'arrivo dell'agognato team satellite Pramac Yamaha, un'altra delle tue richieste esaudite, con Miller ed Oliveira come piloti.
"Si come ho detto rientra tra quelle che erano le mie richieste. Sapevamo che erano in discussione, ma il team satellite sicuramente era la cosa più difficile da ottenere, che poi alla fine si tratta di un team ufficiale. Il team Pramac è ciò che ha fatto fare lo step a Ducati e speriamo che lo faccia fare anche a noi".
Arriverà anche il nuovo motore V4, quando andrai in Giappone a vederlo?
"In realtà non è un qualcosa in cima alla lista delle mie richieste, perchè vediamo che anche Honda fa fatica col V4, quindi non credo che basti quello per riportarci a vincere. Sicuramente sarà un progetto parallelo ma ora siamo concentrati ancora col quattro in linea, che è ciò su cui ci concentreremo ai test".
Avrete anche due nuovi collaudatori, Augusto Fernandez e Andrea Dovizioso.
"Con Dovi e Crutchlow ho già parlato ed abbiamo un ottimo rapporto. Di Augusto Fernadez ne avevo già parlato spesso con Maio Meregalli, era importante anche avere con noi nel test team un pilota "fresco" di MotoGP, penso che sia stata una bella scelta, ora sono curioso di vedere a cosa tutto questo ci porterà nei prossimi test a breve".
Come si inizia una stagione sapendo di non avere ancora la moto giusta per lottare per il titolo?
"E' difficile, ma veramente ho dato l'ultima chance che potevo dare a Yamaha perchè credo davvero in questo progetto. E' un momento cruciale per noi per tornare competitivi. So che da domani non torneremo subito a lottare per la vittoria, ma già essere in Q2 e poter lottare per una top 7 od una top 5, o magari anche qualche podio, sarebbe interessante".
Quanto ti manca quella sensazione di vincere, di lottare per un risultato?
"Tanto, sto lavorando molto anche su me stesso per tornare a quei livelli il primi possibile. Posso assicurare che il momento che saremo pronti torneremo a lottare per dei podi e delle vittorie".
Nonostante le difficoltà hai sempre dato il massimo nelle scorse stagioni, lottando spesso anche solo per una decima posizione.
"E' vero, ma è difficile. Alla fine stavo lottando per la decima posizione come se fosse una vittoria. Qualsiasi momento in cui sapevamo di poter chiudere magari in una P7, quello era l'obiettivo. Abbiamo dato il massimo e speriamo di migliorare presto".
Che aspettative hai per questo 2025, come vedi la lotta tra Bagnaia e Marquez?
"Prima di partire è difficile fare previsione, ma è chiaro che loro due sono i favoriti. Poi però c'è sempre qualcuno che esce fuori e sorprende tutti, e quelli speriamo di poter essere noi!", conclude infine il francese.