Enea Bastianini sfoggia per la prima volta i colori 2025 KTM. Nel giorno della presentazione della squadra, il romagnolo ha parlato in merito alla sfida che lo attende in sella alla RC16 del team Tech3.
Da parte sua c’è consapevolezza e al tempo stesso motivazione per questo nuovo capitolo della carriera agonistica, giunto dopo anni maturati in Ducati.
“Sono entusiasta per l’inizio di questa nuova sfida – ha esordito – dopo tanti anni con la Ducati ora sono sulla KTM e quello di Barcellona è stato un bell’inizio. La moto ha un grande potenziale e sono rimasto sorpreso dalle sensazioni riscontrate. Adesso ho davanti a me tanti giorni per comprenderla meglio e cucirmela su misura. Sappiamo che ci aspetta tanto lavoro, ma siamo pronti”
Cosa ti aspetti?
“Al momento non posso ancora dire che tipo di lavoro mi aspetta, ma nei test capiremo e parleremo molto, soprattutto in ottica futura”.
Quanto cambia dalla Ducati?
“È difficile confrontarla alla Ducati, perché il suo punto di forza è diverso rispetto alla Desmosedici. Di sicuro il pacchetto e la base di partenza sono buone anche se al momento non so in quale area dovrò concentrarmi di più. Come ho detto questa moto è diversa e di conseguenza dovrò cercare di adattarmi, consapevole che non sarà semplice”.
In KTM ritroverai Giribuola…
“Questo è un punto di riferimento importante, perché lui conosce bene il mio stile e sa di cosa ho bisogno. Di conseguenza tutto ciò potrebbe essere utile a velocizzare il mio processo di apprendimento”.
È più difficile cambiare capotecnico o moto?
“Cambiare capotecnico non è semplice, perché bisogna trovarsi bene e serve essere intuitivi. Di sicuro è un plus riavere Alberto, perché lui è uno di quelli che mi ha capito subito e sa cosa voglio. Il cambio della moto invece è difficile, perché a Barcellona, giusto per fare un esempio, più cercavo di spingere e meno ottenevo. Avrò quindi bisogno di tempo, al fine di adattarmi”.
A livello umano, come vivi l’inizio di questo nuovo capitolo?
“Mi sento forte, preparato, consapevole che non mancheranno le difficoltà. Mi sento pronto a tutto per questa nuova sfida, inoltre ho più esperienza. La cosa importante sarà approcciarsi senza commettere gli errori del passato. Nel 2024 ero in discussione fin dall’inizio e forse è stato giusto così, dato che non ero al 100%. Quest’anno invece sarà un Enea diverso: dovrò imparare certe dinamiche, dato che ho una moto nuova. Dentro di me non voglio prefissarmi obiettivi, perché non è realistico farlo”.
Hai avuto modo di parlare con Pedrosa?
“È sempre importante confrontarsi con i collaudatori, dato che Dani è un pilota incredibile e veloce. Abbiamo avuto modo di parlare al test di Barcellona e lui ha una visione importante della moto. Sono convinto che ci consentirà di aiutarci nei punti dove soffriamo di più”.
Come ben sappiamo Carlo Pernat non è più il tuo manager. Cosa cambia?
“Carlo è un amico e lo sarà per sempre, il nostro rapporto va oltre la pista e gli sono grato per tutto quello che abbiamo fatto in questi anni. Siamo rimasti in ottimi rapporti ed è grazie a lui se sono in MotoGP, infatti abbiamo fatto tanta strada assieme. Si tratta di un cambio, dato che a volte è giusto aggiornarsi. MSM (la nuova agenzia che lo seguirà) è una realtà che arriva dal mondo delle quattro ruote e dovranno imparare anche dalle due”.
Vinales ha detto di essere rimasto impressionato dalla staccata. È quello il punto di forza della KTM?
“La staccata è un punto di forza della moto e la conferma arriva da Binder, un pilota molto difficile da sorpassare. Questo conferma il fatto che la moto si presta molto a questa qualità. Al tempo stesso però sarà necessario migliorare l’usura gomma, perché tende a perdere il posteriore giro dopo giro”.
Al tuo fianco ci sarà anche un coach…
“Ho un coach che mi aiuta e penso sia importante il fatto di avere una persona che ti affianchi, considerando tutte le gare che ci aspettano e i vari impegni nel corso dell’anno. Dobbiamo quindi essere preparati”.
Che tipo di convivenza ti aspetti tra Marquez e Bagnaia in Ducati?
“Non la vedo catastrofica da fuori. Potranno anche andare d’accordo, consapevole che non mancheranno le battaglie a complicare le cose”