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SBK, Petrucci: “Fare un solo giorno di test è stato anche abbastanza”

“Prima della Dakar ero preoccupato perché non sapevo come sarei tornato. Vado in Australia fiducioso, a Phillip Island il riferimento sarà Bulega”

SBK: Petrucci: “Fare un solo giorno di test è stato anche abbastanza”

Danilo Petrucci saluta Portimao, volgendo lo sguardo all’Australia. La due giorni portoghese non ha sciolto del tutto i dubbi del pilota ternano, che però vuole essere fiducioso in vista dell’inizio del Mondiale.

Quest’oggi il portacolori Barni non è sceso in pista mentre ieri ha chiuso ottavo a sette decimi dalla BMW di Toprak.

“In questo mese di gennaio ho disputato una sola reale giornata di test, ovvero quella di Jerez – ha detto – ieri in pista c’erano i rigagnoli d’acqua, inoltre faceva freddo e il vento dava molto fastidio. Qualcosa abbiamo trovato, ma alla fine abbiamo fatto poco tanto che oggi, appena montavo le slick, iniziava subito a piovere”.

Cosa puoi dirci del nuovo scarico abbassato?
“È davvero difficile dare un parere, perché a causa delle condizioni non siamo riusciti realmente a capire le differenze con quello precedente, di conseguenza dobbiamo rivedere il tutto”.  

Quali sono le sensazioni in vista dell’Australia?
“Personalmente mi sento a posto e sono fiducioso per l’Australia, considerando che l’unico lavoro da fare si tratta di dettatli”.

Chi è il favorito per Phillip Island?
“Direi Bulega. Lo scorso anno è stato fortissimo e me lo aspetto nuovamente là davanti con Toprak e Bautista, ma con loro voglio esserci pure io, dato che lo scorso anno sono salito sul podio in Gara 2”.

Quanto ti dispiace aver provato così poco?
“A dir la verità non sapevo come sarei tornato dalla Dakar, infatti ero preoccupato a livello fisico. Invece ho fatto mezza Dakar e mezza preseason, pertanto domani mi devi allenare (scherza). Personalmente non sono un amante dei test e direi che un solo giorno è stato abbastanza (sorride). Battute a parte, sono dispiaciuto, perché mi sarebbe piaciuto migliorare l’assetto, ma penso che possiamo fare un ottimo lavoro in Australia”.

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