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MotoGP, Marini: "Bella la Sprint Race, ma ora il GP è meno emozionante"

"Quando si è in griglia alla domenica si sa già cosa aspettarsi e chi salirà sul podio. La partenza resta l'unico momento in cui si può recuperare. Ducati? Troppo dominante"

MotoGP: Marini:

Il 2024 della MotoGP per certi versi è parso più un monomarca che un vero campionato del mondo in cui i migliori costruttori si danno battaglia. Per questo motivo guardando indietro, sebbene i testa a testa non siano mancati, sono in molti, a sollevare il sopracciglio. Tra questi Luca Marini che dal fondo della griglia ha potuto godersi in pace uno spettacolo che avrebbe potuto essere molto più avvincente in una situazione differente.

L’azione c’è stata e abbiamo avuto belle corse, il problema è che ci sono soltanto Ducati al vertice”, ha affermato in esclusiva al sito Crashnet. A confermare le affermazioni del pilota Honda le statistiche, su venti weekend di gara, infatti, una Desmosedici è arrivata prima in 19 occasioni e in 17 Sprint Race, lasciando le briciole all’Aprilia, unica in grado di tenerle testa in quei rari frangenti.

In passato non si era mai verificata la presenza in testa di tante moto di un’unica Casa, c’era un mix Honda, Yamaha, Ducati e ciò permetteva di aggiungere pepe. Negli ultimi anni o eri a favore di Bagnaia, o di Martin ed era finita”, ha quindi argomentato la sua tesi.

E nel 2025 lo scenario potrebbe diventare ancora peggiore per la convivenza nel team ufficiale di Borgo Panigale di due big come Pecco e Marc Marquez. “Il rischio sarà quello di assistere soltanto ad un duello tra loro due”, ha messo tutti sull’avviso. Passando al format di gara, pur apprezzando esplosività richiesta dalle Sprint Race, il marchigiano ha ammesso di preferire un solo GP alla domenica.

So che è qualcosa che al momento non può essere cambiato e che per gli spettatori siano fantastiche – ha proseguito -  A mio avviso però, avere due eventi ha reso quello principale meno emozionante. Visto che il livello resta più o meno lo stesso, si sa già chi salirà sul podio. Ugualmente pure in griglia di partenza sensazioni sono meno forti, in quanto sei già consapevole del consumo carburante e gomme e sai chi soffrirà di più, per cui  si arriva al via più preparatiComprendo tuttavia che sia positivo per lo spettacolo e tutti vogliamo lavorare affinché la MotoGP torni ad essere ai vertici del motorsport”, ha poi cercato di edulcorare il suo pensiero.

A dispetto della direzione intrapresa dalla classe regina, la partenza è ancora la fase decisiva per superare e recuperare posizioni. “Per quanto ci riguarda dopo l’introduzione dei nuovi dispositivi e degli aggiornamenti ci siamo persi un po’. Eravamo diventati troppo lenti, ma poi siamo tornati a crescere. Lo scatto iniziale è l’aspetto che più ci preme perché se si parte 14esimi, ma si recuperano subito quattro posizioni diventa tutto più facile, per cui ci lavoreremo su”, ha  infine concluso.

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