Scott Redding è stato uno dei protagonisti del test a Jerez tanto da aver chiuso al terzo posto la prima giornata al ritorno su Ducati. Con lui abbiamo parlato al termine della seconda giornata, scambiando alcune battute, che potete leggere QUI.
Nelle ultime ore il pilota del team Bonovo ha parlato anche con Speedweek, ricordando il suo arrivo in sella alla Rossa nel 2020: “Quando sono arrivato in Ducati la moto era ancora relativamente nuova – ha detto – negli anni però l’hanno sviluppata molto e oggi conoscono ogni dettaglio. Come ho già dichiarato, non ho mai dubitato che la Panigale non potesse funzionare con un pilota più alto, ma c’era un vantaggio con quelli più bassi”.
Ecco perché non ha digerito la scelta di essere rimpiazzato da Bautista: “Proprio per questo motivo mi ha dato fastidio quando hanno scelto Alvaro invece di proseguire con me. Hanno fatto affidamento sulla velocità in rettilineo, ma nel momento in cui questa viene a meno, allora ti ritrovi con i risultati dell’anno scorso. Personalmente penso che la moto funzioni meglio con un pilota più alto, perché bisogna spingere e di conseguenza uno più alto ha più facilità rispetto a uno più basso”
Questa è la disamina di Scott in merito al suo ritorno sulla Rossa e in confronto a Bautista.