È una delle moto più attese. Stiamo parlando della Bimota, che si presenterà ai blocchi di partenza del prossimo Mondiale Superbike con la coppia formata da Axel Bassani e Alex Lowes.
La KB998 Rimini non è certo sfuggita all’occhio attento dei suoi appassionati. Il telaio a traliccio composto, una parte alluminio l’altro acciaio, rappresenta certamente il fiore all’occhiello della Casa tricolore, che come ben sappiamo utilizza motore Kawasaki.
Tra le particolarità c’è poi il discorso delle ali, che per certi versi riprendono quelle viste in F1 negli anni 90. L’angolo regolabile della parte esterna è controllato elettronicamente e funziona senza alcun intervento da parte del pilota, tanto che l’intero processo è completamente automatico.
A Jerez, in occasione dei test della SBK, alcuni rappresentati delle Case si sono domandati se le ali mobili fossero regolari o meno. La risposta è sì! Il regolamento Superbike consente infatti l’utilizzo delle ali mobili solo nel momento in cui queste siano presenti anche sul modello di serie e in questo caso la risposta è affermativa, poiché fedele al modello di fabbrica.
Facendo un passo indietro, il discorso delle ali mobili ci riporta alla mente quanto fatto da Moto Guzzi, che ha sfruttato questa componente sulla V100 Mandello per consentire un maggiore comfort all’appassionato.
Detto ciò, tornando a parlare del funzionamento, attraverso la velocità è possibile cambiare l’angolo così come l’aderenza e l’avanzamento. Ad alta velocità, l’ala consente infatti di ridurre la resistenza favorendo l’avanzamento mentre a bassa velocità offre un maggiore carico sulla ruota anteriore al fine di ottenere una maggiore aderenza.
Questo è quanto ha portato Bimota sulla BK998 Rimini sul fronte dell'aerodinamica per sfidare la concorrenza.