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MotoGP, Barana: "All'inizio Marquez voleva replicare lo stile Honda, poi si è adattato"

"Positivo che nel test di Barcellona abbia fatto commenti simili a quelli di Bagnaia. Novità in vista di Sepang? Diverse parti inedite, ma l'urgenza sono motore e aerodinamica"

MotoGP: Barana:

Lunedì scorso con la presentazione ufficiale svoltasi nel contesto della manifestazione  “Campioni in Pista” organizzata a Madonna di Campiglio  da Ducati ha preso avvio  il 2025 della Casa di Borgo Panigale per quanto concerne il suo impegno in MotoGP.  Come ben sappiamo a far compagnia all’ormai veterano del team Lenovo Bagnaia ci sarà un cliente scomodo come Marquez.

E proprio a proposito dello spagnolo fresco reduce da un anno alla Gresini Racing si è espresso a Marca il direttore tecnico Davide Barana il quale ha voluto evidenziare le differenze tra i due campioni.

Marc ha uno stile diverso rispetto a Pecco. La velocità in curva è certamente il suo punto forte. Ha una sensibilità incredibile, soprattutto in alcuni circuiti e in certe curve riesce a fare cose impossibili per gli altri. Dal canto nostro possiamo solo cercare di assecondarlo nelle sue richieste e agire sulla messa a punto che può fare molto. Telaio, configurazione, distribuzione dei pesi e geometrie possono modificare parecchio un mezzo”, ha dichiarato.

Tra gli aspetti su cui l’otto volte iridato ha dovuto lavorare nei mesi scorsi è l’adattamento all’elettronica della Desmosedici. “Quando è arrivato cercava di ripetere quanto faceva con la Honda, poi però ha capito come funziona la nostra moto e si è allineato agli altri piloti. Ad esempio a lui piace un motore  più brusco,  come era abituato ad avere sulla RC213 V”, ha quindi svelato l’ingegnere.

Per quanto concerne i primi chilometri effettuati in sella alla GP25, l’iberico ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai box rosso. “A Barcellona ha fatto commenti simili a quelli del compagno e questo è positivo anche se noi siamo ugualmente pronti a seguire due strade diverse”,  ha aggiunto.

Sebbene non ci siano state finora molte occasioni di vederlo in pista, Barana si è già fatto un’idea di che tipo di pilota sia Marquez osservando la sua telemetria. “Come detto la velocità in curva lo premia. Ha grande sensibilità con l’anteriore e ciò gli consente di avvicinarsi al limite e a volte di oltrepassarlo, però questo accade perlopiù nelle prove, infatti con la Ducati è caduto molto di meno – ha analizzato -  E’ un pilota  molto completo, anche in frenata e come persona è molto intelligente, è un lavoratore, capisce le situazioni e sa motivare il gruppo. E’ un leader”.

Infine  una comparazione tra la nuova moto e la GP24. “Abbiamo modificato ulteriormente il motore, tanto che rispetto a quella provata al Montmelo, nei test di Sepang i due piloti avranno a disposizione una versione diversa e ci saranno anche una nuova aerodinamica,  un telaio e un forcellone evoluto, oltre ad un abbassatore inedito. Non so se avremo tempo di provare tutto, ma come dice Dall’Igna si parte da una base già ottima e non c’è urgenza. Il propulsore  però è cruciale perché poi verrà congelato e lo stesso l’aerodinamica per l’omologazione della configurazione di inizio annata.  Per le altre parti se i commenti saranno positivi decideremo se aggiungerle in corso di stagione, magari a Jerez, o dopo”, ha concluso.
 

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