Ancora una volta c’è la Ducati di Nicolò Bulega davanti a tutti nei test. Il portacolori Aruba ha infatti chiuso al comando il mercoledì di test a Jerez, regolando la concorrenza. Da parte del numero 11 c’è quindi soddisfazione per quanto fatto in pista, dato che il vicecampione del mondo si è confermato subito competitivo.
La strada sembra tracciata e a Nicolò non resta che seguirla.
“Jerez mi è sempre piaciuta come pista, infatti sono stato forte in qualunque condizione e con qualsiasi moto – ha detto – oggi però ho dovuto pensare più al vento che alla moto, dato che arrivavano raffiche davvero forti, infatti la Ducati si spostava di un metro senza che facessi nulla. Non potevo quindi spingere al 100%. Tra l’altro tutto questo vento portava tanto sporco nella visiera, dato che sembrava di avere la sabbia del Qatar”.
Nicolò, cosa ti manca per battere Toprak e la BMW?
“Qua a Jerez Toprak lui è assente e di conseguenza non conosciamo il reale potenziale della BMW. Lo scorso anno mi mancava un po’ di esperienza, infatti partivo a rilento nel corso del weekend di gara. Sinceramente non saprei cosa mi manca di preciso per chiudere il gap da loro, di sicuro in Ducati stanno lavorando tantissimo e speriamo di esserci avvicinati”.
Qual è l’aspetto che più ha sofferto nella passata stagione?
“La cosa che più ho accusato nel 2024 è che al venerdì perdevo due turni per imparare la moto e la pista, infatti solo negli ultimi cinque minuti di turno riuscivo a essere forte. Diciamo che il venerdì lo bruciavo, poi la domenica riuscivo a essere veloce. Quest’anno penso di poter partire già forte, risparmiando tempo”.
Cosa cambia invece con la riduzione del flusso di benzina?
“A dir la verità siamo stati un po’ più lenti. È come se stessi andando in salita. Diciamo che quella è l’idea che ho”.