La nuova Panigale V4 arriverà nel 2026, ma Ducati non ha la minima intenzione di aspettare un anno per riprendersi il titolo iridato sfuggito nella scorsa stagione. L’esame contro Toprak e BMW si preannuncia infatti ad altissimo coefficiente di difficoltà e a Borgo Panigale hanno lavorato alacremente nel corso dell’inverno per rendere l’attuale Rossa ulteriormente competitiva.
Ne sa qualcosa Marco Zambenedetti, responsabile del progetto Superbike, che negli ultimi mesi si è focalizzato su tre aspetti specifici.
Il primo riguarda infatti la distribuzione dei pesi, soprattutto sulla moto dello spagnolo. In merito a questo aspetto, Bautista e Bulega hanno preso una strada completamente opposta sulla Rossa. Alvaro ha infatti chiesto una moto molto più carica sull’anteriore, discorso inverso invece per Nicolò, che ha preferito caricare di più il posteriore della Panigale.
Scelte quindi differenti, dovute a stili di guida e anche dimensioni diverse, senza scordarsi ovviamente il discorso della zavorra, con cui il numero 19 sta facendo i conti della passata stagione.
Oltre al peso, a Borgo Panigale si è lavorato anche su un altro aspetto, ovvero l’elettronica, con l’intento di avere una migliore prestazione in staccata e nei tratti misti.
Infine il motore. Come ben sappiamo, a partire da questa stagione, il regolamento Superbike prevede che i giri saranno liberi, di conseguenza Ducati può andare oltre il muro dei 16.100. Nel corso dell’inverno si è quindi lavorato per riuscire ad estrarre qualche cavallo in più, ma soprattutto avere un motore con più coppia ed esplosivo.
Vedremo se quanto fatto nel corso dell’inverno porterà la Rossa e i suoi portacolori ad insidiare il trono occupato da Toprak e BMW.