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MotoGP, VIDEO - Marc Marquez: “Il punto forte di Bagnaia è il mio punto debole”

“Pecco è velocissimo nelle curve veloci a destra e anche forte in staccata, quindi cercherò di imparare da lui. La gara sugli sci? Sapevo di perdere ancor prima che suonasse la sveglia”

MotoGP, VIDEO - Marc Marquez: “Il punto forte di Bagnaia è il mio punto debole”
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Dopo aver tolto il velo alle Desmosedici GP25 nella mattinata di ieri, il grande evento Campioni in Pista organizzato da Ducati a Madonna di Campiglio è proseguito sulle nevi delle Dolomiti. Una buona occasione per Marc Marquez per riprendere un po’ di dimestichezza con gli sci, più che per cominciare a sfidare in un testa-a-testa il suo nuovo compagno di squadra, Francesco Bagnaia.

Mi ero reso conto che avrei perso la gara ancor prima che suonasse la sveglia, perché di solito non scio mai. Avrò sciato forse dieci volte in vita mia: ho iniziato a sciare molto tardi, quando avrò avuto 23 o 24 anni, e soltanto per hobby - ha raccontato il pilota spagnolo durante uno dei momenti di convivialità vissuti a Madonna di Campiglio - In realtà lo sci non è previsto dal contratto, ma è un evento Ducati e ci siamo divertiti molto. Abbiamo fatto una sorta di gara e sono andato sempre meglio, quindi mi sono divertito molto”.

Dopo aver visto solo dall’esterno le attività organizzate dalla Casa di Borgo Panigale, il maggiore dei fratelli Marquez ha finalmente avuto l’occasione per vivere in prima persona un’esperienza come quella di “Campioni in Pista”.

“Ovviamente, questo genere di eventi sono sempre bellissimi. Quando sei in un’altra squadra e vedi degli eventi di questo genere vorresti esserci, perché vedi che le persone si divertono. Per me questa è la presentazione più grande della MotoGP ed essere qui in montagna è qualcosa di incredibile ha sottolineato l’otto volte campione del mondo parlando di ciò che rappresenta per lui questo evento sulle nevi del Trentino. “Come dice anche Pecco, questo è il miglior modo per fare team building. Perché, quando si è in pista, gli ingegneri sono al computer, tu lavori con il fisioterapista, con i video, e poi i meccanici sono occupati con la moto. Un pilota è nel suo lato del box con la sua squadra, mentre l’altro pilota sta dall’altra parte del garage. Questo è il modo migliore conoscersi e costruire una buona squadra e per creare l’atmosfera in cui plasmare la moto migliore. L’abbiamo già, ma dobbiamo mantenere questo livello”.

Un clima di armonia che ha permesso ai due alfieri Ducati di conoscersi più a fondo. 

La cosa più sorprendente che ho imparato di Pecco? Tutto il pollo che mangia: mangia sempre pollo ad ogni pranzo e ad ogni cena” ha detto ridendo Marc, che nel corso dell’evento ha anche avuto modo di vedere una foto di lui e Pecco risalente a un test a Castellolí di circa 15 anni fa. “Me l’ha mostrata. Non ricordo esattamente il giorno, ma so che lui correva per Monlau e io avevo un rapporto molto stretto con Monlau Competición. Però non mi ricordo con esattezza di quel giorno. Pecco ha una bella memoria. Io no. Ho una memoria selettiva! - ha commentato ridendo - Però è positivo, perché anch’io mi ricordo il primo giorno di molte cose ed è bello avere memoria di questo genere di giornate”.

Parlando proprio della relazione tra lui e Pecco, il pilota spagnolo si è espresso sul fatto che condividere il box possa influenzare il modo in cui si affrontereanno tra loro dopo l’incidente dello scorso anno a Portimao.

“La penso come Pecco: dipende, ma per me no. Nessuno vuole piagnucolare o arrivare a un contatto, ma a volte, quando sei al limite, tu hai fiducia nell’altro pilota e l’altro ha fiducia in te, ma a volte, uno guarda da una parte e l’altro da un’altra. Abbiamo preso entrambi zero punti, quindi non è stato un bel momento” ha detto Marc, che parlando dell’abilità che vorrebbe rubare a Bagnaia ha ammesso: “Per me il suo punto di forza è il modo in cui affronta le curve veloci a destra, che è il mio punto debole. Lui è velocissimo in quel tipo di curve, ed è anche forte nel punto di staccata. È una buona combinazione per essere Campione del Mondo con Ducati, quindi cercherò di imparare da lui”. 

A facilitargli il compito sarà il fatto di poter analizzare i dati di Pecco, come lo scorso anno.

“Ovviamente, guardi i migliori piloti Ducati. E l’anno scorso, soprattutto nella prima parte della stagione, ho guardato molto quello che facevano Pecco e Martin, che erano i più veloci. Soprattutto Pecco, perché era nel team ufficiale e io cercavo di capire il setup della moto - ha spiegato Marquez - Poi, la seconda parte della stagione è stata diversa perché ho seguito di più la mia strada, dato che cominciavo a capire meglio la moto e ciò di cui avevo bisogno. Però è sempre una buona strategia quella di Ducati di condividere tutte le informazioni con tutti i piloti, perché è più facile migliorare in questa maniera”.

Tra le cose che sono cambiate per il 31enne rispetto alla sua prima e unica stagione da portacolori del team Gresini c’è invece il fatto di essere tornato a svolgere il lavoro di un pilota ufficiale. 

“Certamente, il metodo di lavoro è un po’ diverso da quello dell’anno scorso. Nel 2024 avevamo quello che avevamo e poi giocavamo con l’assetto. Così per il pilota è più facile. Test come quello in Malesia, o in Catalunya a novembre, sono più incentrati sugli aspetti tecnici. Sono test più da ingegneri che da piloti, ma vanno fatti. La cosa positiva è che abbiamo le stesse opinioni sulla moto e ora avremo delle novità in Malesia, ma la cosa più importante è scegliere la strada giusta e trovare il giusto equilibrio ha detto Marc, che non vuole farsi troppe aspettative sulle novità per il prossimo test: “Cosa estrarrà Dall’Igna dalla sua ‘scatola magica’? Spero che non sia arrivata, perché se fosse servire significherebbe che qualche altro costruttore è molto vicino a noi”.

Sul suo rapporto con un Team Manager esigente come Davide Tardozzi, l’otto volte iridato ha poi aggiunto: Cosa penso che verrà a dirmi Davide dopo una gara? Mi aspetto che sarà impegnato con Pecco. Scherzi a parte, cominceremo un po’ a parlare e a volte magari non avremo la stessa opinione, ma è bello avere fiducia e condividere opinioni differenti. A volte sarà la decisione giusta sarà la sua, a volte sarà la mia e altre volte troveremo un compromesso”.

L’avventura di Marquez con il team Lenovo Ducati  sembra essere partita con il piede giusto e il pilota iberico spera di poter suggellare questo ottimo inizio con un bel risultato nella prima gara dell’anno in Thailandia: “È difficile fare un pronostico prima del precampionato, ma sarebbe molto bello se riuscissi a iniziare questo nuovo capitolo salendo su un gradino del podio”.

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