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MotoGP, VIDEO - Dall'Igna: "Il N°1 sull'Aprilia? E' un bel gioco, il mondiale lo ha vinto Ducati"

"Ad Aprilia voglio bene è un marchio che mi ha insegnato tanto e ho ancora tanti amici là. Per il 2025 abbiamo preparato tanto materiale. Sceglieremo di usare solamente ciò di cui saremo sicuri perché è un attimo sbagliare strada. Ci saranno situazioni complicate che dovremmo gestire”.

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Insieme alle moto, la montagna è un’altra grande passione di Gigi Dall’Igna e iniziare la stagione a Madonna di Campiglio non potrebbe renderlo più felice. A cena coccola Pecco Bagnaia e Marc Marquez, i suoi due piloti, mentre sulle piste da sci cerca di batterli, in attesa di iniziare a fare sul serio a fra pochi giorni a Sepang, per i primi test dell’anno.

Intanto sono state presentate le nuove livree, sulla Desmosedici di Pecco non c’è più l’1, mentre sull’altra è comparso il 93 di Marc. Due novità.
Vivo questo momento molto serenamente - garantisce Gigi - L’uno è solo un numero, la cosa importante è vincere il campionato del mondo e noi lo scorso anno lo abbiamo fatto, anche se con un pilota che non è più con noi. Marc è uno dei piloti più importanti della storia del motociclismo e mi fa piacere che abbia deciso di unirsi a noi”.

Vedrai il ‘tuo’ numero 1 sull’Aprilia, una Casa a cui sei stato a lungo legato. È uno scherzo del destino?
Sicuramente è un bel gioco, voglio bene a un marchio che mi ha insegnato tanto e ho ancora tanti amici là. Adesso chiaramente lavoro per Ducati e devo fare il bene di questa azienda, perciò mi sono mosso e mi muoverò per riuscirci”.

Ieri hai detto che non stravolgerai la Desmosedici, ma che a Sepang avrete nuovi motore, telaio, carena, abbassatore, aerodinamica…
Ci stiamo preparando perché non sappiamo come si muovono i nostri rivali, quindi abbiamo preparato veramente tanto materiale che pensiamo possa andare bene. Decidere se usarlo o meno, è un altro discorso. Sceglieremo di usare solamente ciò di cui saremo sicuri perché è un attimo sbagliare strada. Sepang è una pista molto completa, ma anche molto particolare perché non c’è tanto grip e troveremo condizioni particolari. È un circuito che può essere rappresentativo, ma non completamente. Sarà importante essere molto prudenti nella selezione del materiale e fare delle scelte anche in base a cosa faranno i nostri rivali.

Marquez ha detto che Bagnaia è il pilota con più esperienza nel team e sarà quello che avrà l’ultima parola sullo sviluppo della nuova moto. Andrà veramente così?
Marc non è un pilota come tutti gli altri, ma nemmeno Pecco lo è. Come abbiamo detto, è un Dream Team e significa che è fatto da piloti speciali, ognuno a modo suo. Cercheremo di fare il meglio per entrambi”.

Abbiamo un visto Bagnaia e Marquez molto affiatati in questi giorni. Ti aspettavi che filasse tutto così liscio?
“Questa è la parte facile del lavoro, siamo in un posto meraviglioso a giocare (ride). Dovremo valutare le cose quando effettivamente si faranno serie. Sono convinto che l’intelligenza di entrambi giochi a nostro favore, ma ci saranno situazioni complicate che dovremmo gestire”.

Recentemente, sulla rivista francese GP Racing, hai dichiarato che la mancata riconferma di Martin è stata un problema di soldi. Cosa intendevi?
Il problema economico c’era per tenere tutti e tre i piloti. L’obiettivo che noi avevamo era farlo, ma evidentemente non è stato possibile e abbiamo dovuto puntare su uno dei due”.

Dici che quando si stravince si rischia di diventare antipatici, sei pronto a correre ancora questo rischio?
“Spero di non essere antipatico, perché ne soffro, ma dobbiamo fare il meglio per Ducati e vogliamo continuare a vincere”.

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