Lo splendido scenario di Madonna di Campiglio ha ospitato anche quest'anno la presentazione della nuova Ducati MotoGP, ma a differenza degli ultimi tempi, l'aria si è rivelata frizzantina a causa o per merito della coppia di piloti che schiererà la Casa di Borgo Panigale, ovvero due campioni indiscussi come Bagnaia, ormai veterano del team, e Marquez, appena arrivato alla Lenovo, ma già atteso come un protagonista assoluto.
Pecco, quali sono le tue sensazioni?
"Forse la sveglia è stata un po’ troppo presto, ma ci siamo divertiti molto. È un evento fantastico. Per la prima volta sono qui con Marc e sto imparando a conoscerlo. Abbiamo parlato molto delle nostre vite in questi giorni. Cos’ho imparato? Che ha un cane che è uno scalatore, mi ha mostrato dei video ed è sempre a caccia di cibo".
Quando lo hai conosciuto la prima volta?
"Eravamo sul tracciato di Castellolì. Lui era con la KTM. Mi dissero di tenerlo d'occhio perché era forte e poteva vincere. Quell'anno (era il 2010 nr) conquistò il titolo 125".
L'incidente del Portogallo è stato un episodio cruciale per te?
"Se non fossi caduto sarei arrivato quinto e con 12 punti buoni per il Mondiale".
Quali sono le doti di Marc che ammiri?
"Come si approccia ai circuiti. L’anno scorso ad Aragon è stato da subito velocissimo. Ha dato otto decimi al secondo. In secondo luogo apprezzo come affronta le curve. Ha uno stile completamente diverso dagli altri. Io ho provato a imitarlo, ma ogni volta ho perso l’anteriore".
Il confronto delle informazioni è importante...
"Io guardo i dati di tutti i piloti Ducati competitivi, perché alcuni hanno delle soluzioni più efficaci delle mie. Ad esempio la passata stagione ad Jerez ho imparato molto da Marc nel modo in cui affrontava le curve 7 e 8. Da quando mi ha superato la prima volta ho potuto osservarlo ed è stato molto utile. Se si vuole progredire in fretta bisogna condividere le informazioni tra tutti, un po' come in Moto2 fa Kalex. La comparazione permette di verificare più soluzioni. Se sei molto competitivo su un circuito o in qualcosa tutti ti copiano, ma lo accetti. È un’arma a doppio taglio".
Passiamo a qualche domanda veloce... Sci o snowboard?
"Sci".
Salame o chorizo?
"Salame".
Capuccino o café con leche?
"Cappuccino".
Prosecco o Cava?
"Prosecco".
Ingresso o uscita di curva?
"Ingresso".
Studiare i propri dati o quelli degli altri?
"I miei".
Aragon o Mugello?
"Mugello".
Risotto o paella
"Risotto".
Pasta con parmigiano o senza?
"Con".
Chi è stato il responsabile dell''incidente di Portimao dello scorso anno?
"Preferisco essere educato".
Se cadi vuoi che l’altro vinca o no?
"Sì, per Ducati".
Abbassatore o alette?
"Abbassatore".
Vincere per 30 secondi o per millisecondi?
"Per millisecondi".
Pizza con l'ananas o no?
"No, è illegale".
Tardozzi dice che non dovresti essere sempre un gentleman...
"Quando c’è bisogno di non esserlo non lo sono, ma è difficile cambiare il proprio carattere. È più una questione di essere aggressivi o no. In alcune situazioni lo sono, ma se è impossibile ottenere ciò che voglio non insisto".
Cosa chiederesti a Marquez?
"Gliel’ho già domandato, ma non mi ha mai risposto, ovvero qual è il suo segreto per affrontare le curve a sinistra".
Il prossimo appuntamento assieme al tuo compagno saranno i test di Sepang...
"Questo è il momento piu complesso dell'annata perché bisogna prepararsi bene, per cui nei prossimi giorni mi allenerò sodo. Comunque non ho paura. A Barcellona mi ha fatto piacere apprendere che abbiamo condiviso le stesse sensazioni in sella e che potremo portare avanti lo sviluppo nella stessa direzione. Nel 2024 avevo faticato all'inizio, ma questa volta con lui potremo abituarci alla nuova moto rapidamente".
In Thailandia chi vincerà?
"Non so, mi auguro che ci sia una bella battaglia. Nella scorsa edizione le condizioni erano state complesse a dispetto dell’alto livello di grip. Spero si possa essere della partita. Se andranno bene i test potremo dire la nostra. Buriram è una buona pista per la Desmosedici e dovremo massimizzare".