Non solo MotoGP: anche nel 2025 sarà triplice l’impegno del team Gresini nel Motomondiale, visto che la squadra di proprietà di Nadia Padovani sarà attiva, oltre che nella classe regina, anche in Moto2 e in MotoE. Mentre nel campionato elettrico la squadra faentina ha deciso di puntare tutto sulla continuità, rinnovando il suo rapporto con lo sponsor Felo e la fiducia riposta in Matteo Ferrari e Alessio Finello, nella categoria intermedia non mancano le novità. A cominciare dalla comparsa sulla carena delle due Kalex affidate ad Albert Arenas e a Darryn Binder del nuovo title sponsor Italjet.
Di questo e molto altro abbiamo parlato con il Team Manager delle due formazioni, Luca Gresini, che ha però voluto mantenere il massimo riserbo sulla conclusione della precedente partnership con il marchio cinese QJ Motor.
Luca, come è nata questa nuova collaborazione con Italjet?
“È stata una cosa fatta un po’ all’ultimo momento, perché ci siamo incontrati un po’ per caso. Però siamo molto contenti di vestire i colori Italjet, di cercare di portarli il più in alto possibile quest’anno e di dare visibilità a questa moto che è veramente bella”.
Avrete dalla vostra due piloti d’esperienza come Arenas e Binder, che però hanno faticato nelle ultime stagioni.
“Sì, abbiamo rinnovato con Arenas perché pensiamo sia un pilota molto veloce. Come dico sempre i Mondiali non si vincono per caso e lui ne ha vinto uno in Moto3, dimostrando di essere veloce. Abbiamo cambiato anche qualcosa nello staff tecnico, aggiungendo delle persone al team, e siamo sicuri che possa fare bene. Binder non arriva da stagioni molto facili in Moto2, dove ha avuto molti infortuni, ma può comunque contare anche sull’esperienza maturata in MotoGP. Soprattutto per la gestione gomme, perché le Pirelli vanno gestite di più rispetto alle Dunlop, con cui potevi andare al 100% dal primo all’ultimo giro. Quest’anno ha fatto vedere in qualche gara di avere la velocità per stare con i piloti più forti e siamo sicuri che con noi possa farlo”.
Che obiettivo vi siete dati per questa stagione?
“L’obiettivo quando si parte è sempre molto alto, ma cerchiamo di rimanere con i piedi per terra ed essere realisti. So che è difficile stare davanti, soprattutto in una categoria come la Moto2, ma direi che centrare una Top 5 a fine anno con Albert secondo me è realistico. Con Darryn non saprei, perché non abbiamo mai lavorato assieme. Dobbiamo ancora conoscerci bene”.
Gresini: “Ci siamo rialzati da un 2024 difficile in MotoE e vogliamo ripartire davanti”
L’asticella è ancora più alta in MotoE, dove puntate senza mezzi termini a togliere un 1 dalla carena di Matteo Ferrari.
“Sì esatto, sarebbe ora di tornare come siamo partiti il primo anno. Il 2024 è stata una stagione difficile per noi in MotoE, ma siamo comunque riusciti a rialzarci assieme e a ritornare competitivi e nelle posizioni che ci spettano, verso la fine dell’anno. Non è mai semplice, perché quando le cose vanno bene è tutto molto facile e viene tutto bene, ma quando le cose si fanno difficili bisogna fare squadra e tornare a essere competitivi. Perciò, vogliamo ripartire come abbiamo finito quest’anno, ovvero davanti”.
La scorsa stagione è stata la prima in cui Ferrari non ha conquistato nemmeno un podio e in cui non siete riusciti a chiudere tra i primi tre. Cosa non ha funzionato?
“È partito tutto male. Abbiamo avuto problemi durante l’anno che andando avanti siamo riusciti a risolvere: abbiamo cambiato alcune persone e verso fine anno siamo tornati competitivi. Però, quando parti un po’ indietro è difficile tornare, soprattutto in una categoria come la MotoE dove in un weekend di gara fai una ventina di giri”.
Cosa ci dici invece di Finello? Quanto è cresciuto con voi in questi anni?
“L’abbiamo preso che non aveva esperienza. Correva nel Campionato Italiano e arrivare in un Mondiale, con una moto elettrica, che pesa tanto e dove è tutto nuovo, non è mai facile. Lui è un ragazzo molto bravo, molto professionale e che lavora tanto. Stiamo crescendo assieme e cerchiamo di scalare insieme questa classifica e di portarlo più avanti possibile. Cresce sempre di più ogni anno cresce e impara tante cose, soprattutto con un compagno come Matteo. Fanno molto squadra, che è una cosa molto importante per lui, perché imparare da un pilota come Matteo, che ha molta esperienza, ha l’occhio clinico ed è sul pezzo è molto importante. Sta imparando molto da Matteo. Si aiutano tanto e questa è sicuramente una cosa bella”.