Questa sera a Limone Piemonte, in provincia di Cuneo, Andrea Iannone ha presentato la nuova livrea che vestirà la sua Ducati V4 nel 2025. La seconda stagione del pilota abruzzese da portacolori del team Go Eleven nel Mondiale Superbike. Dopo un’annata d’esordio in cui si sono inseriti subito tra i protagonisti del campionato, non mancano certo le aspettative nei confronti di Iannone e della squadra di Cherasco, pronti a dare il massimo per non tradire le attese.
Impaziente di ritornare in azione, Iannone, è già sceso in pista a inizio mese per un allenamento a Portimao. “Faceva molto freddo, anche rispetto all’anno scorso, quando ci ero stato a novembre, e non è andata bene dal punto di vista del meteo, perché il secondo giorno ha praticamente diluviato per tutto il tempo - ha raccontato il 35enne nel corso della presentazione della squadra - È stato un viaggio po’ sprecato, ma fare chilometri con una moto è sempre bello”.
Cosa cambierà rispetto all’anno scorso? “L’anno scorso venivo da tanti anni lontano dalle corse, ho trovato una squadra che era formata e che adesso conosco. Anche se in realtà sono cambiate due figure, una delle quali è l’elettronico, e sappiamo quanto l’elettronica sia un aspetto molto importante nel nostro mondo e nel nostro campionato. Vedremo se sarà un vantaggio, oppure no. Non so cosa aspettarmi, perché è una persona che non conosco e con la quale non ho mai lavorato. Però mi auguro che riusciremo ad avere una sintonia importante, a lavorare bene da subito e ad avere le prestazioni che noi tutti ci aspettiamo” ha risposto Andrea, consapevole dei passi avanti compiuti e della sfida che lo attende nel 2025.
“Io tengo i piedi per terra, perché secondo me sarà un anno ancora più difficile di quello scorso. Anche se adesso ho sicuramente più esperienza: conosco dei circuiti che l’anno scorso praticamente non conoscevo; so come funziona il format e cosa mi aspetta durante un weekend di gara. Staremo a vedere - ha continuato - Le persone si aspettano dei risultati importanti, anche perché avremo un supporto e un sostegno importante. Io me lo auguro e da parte nostra abbiamo fatto il possibile. Vedremo il nostro potenziale quando arriverò in pista a Jerez e soprattutto nella prima gara”.
In passato, si è visto che ad alcuni ex piloti della MotoGP, come Max Biaggi o Carlos Checa, sono serviti alcuni anni prima di riuscire aa lottare per il titolo in Superbike. Anche per questo Iannone non vuole fare previsioni su quando sarà pronto ad andare a caccia del Mondiale.
“Non mi sento di voler parlare di campionato, ci vogliono troppe cose che al momento non so se noi abbiamo. A Jerez scopriremo come funziona la squadra - ha sottolineato - La scorsa stagione siamo cresciuti durante l’anno e siamo arrivati all’ultima parte di campionato dove ero più tranquillo sotto certi aspetti. Soprattutto a Jerez. Ma come dicevo, arriveranno alcune nuove persone, quindi vedremo come sarà. Ovviamente, per puntare a un campionato ci vuole una costanza che l’anno scorso noi non abbiamo avuto per vari motivi. Come la conoscenza delle piste, la mancanza di esperienza sulla moto e dei dati dell’anno precedente da poter usare per capire con che set up partire, una volta arrivati in circuito. Quest’anno abbiamo dei dati e la fortuna di non avere una moto nuova. Quindi sulla carta dovrebbe essere meglio, ma secondo me si alzerà ancora un po’ l’asticella. Io tengo i piedi per terra. So che il team si aspetta tanto e anche io mi aspetto tanto da loro, quindi vedremo dove riusciremo ad essere alla fine del 2025. Dopo le prime tre o quattro gare capiremo a cosa possiamo ambire come squadra, perché le cose si fanno sempre in gruppo”.
L’abruzzese e la sua squadra puntano a fare un ulteriore passo avanti dopo un 2024 in crescendo, ma la concorrenza si prospetta agguerrita.
“Ci saranno ancora BMW e la Ducati ufficiali. Le Yamaha cresceranno un pochino e ci saranno più Ducati in pista. Arriverà Bimota con la moto nuova, che avrà le Superconcessioni. La Honda che è cresciuta nella passata stagione e avrà sicuramente lavorato quest’inverno. Sarà tutto un po’ di più rispetto all’anno scorso - ha osservato Iannone - Noi avremo verosimilmente la moto del 2024 e bisognerà capire come riusciremo a gestire determinate cose e quanto saremo veloci durante il weekend. L’anno scorso abbiamo sempre avuto una progressione e in Gara 2 eravamo sempre molto vicini, ma a quel punto è troppo tardi, perché è finito il weekend. Vedremo. Nelle piste dove abbiamo fatto i test siamo sempre andati molto forte e ad Aragon abbiamo vinto in Gara 1. Siamo arrivati ad un buon livello, faremo tanto per migliorare e vedremo se le armi che abbiamo basteranno”.