Tu sei qui

SBK, Toprak e il tormentone della MotoGP: c’è qualcosa di vero o è tutto un bluff?

Ogni anno il passaggio del turco in MotoGP è tema d’attualità: nel 2024 Kenan ha parlato con Honda e soprattutto con Yamaha per piazzarlo in Pramac, ma il 54 era vincolato dal contratto con BMW. C’è però una cosa che Toprak ha capito se vuole davvero la MotoGP

SBK: Toprak e il tormentone della MotoGP: c’è qualcosa di vero o è tutto un bluff?

Toprak Razgatlioglu in MotoGP. Ogni anno, sul finire della primavera, il tema torna sempre d’attualità. Circa 4 anni fa si vociferava infatti della possibilità che il turco potesse andare in MotoGP sulla Yamaha M1 del team Petronas, mentre lo scorso anno ci ha pensato Kenan Sofuoglu ad accendere la miccia, dichiarando apertamente: “Nel 2025 Toprak correrà in MotoGP”.

Una dichiarazione che non è per niente andata giù a BMW, tanto che il manager del pilota ha fatto marcia indietro, correggendo il tiro e smentendo in parte quanto esternato. Sta di fatto che nel 2025 Toprak sarà nuovamente in Superbike in sella alla M 1000 RR con l’obiettivo di puntare al terzo titolo iridato nella categoria.

Eppure, più che alla corsa al titolo o quello recentemente vinto, in queste ultime settimane il 54 ha fatto parlare di sé per quelli che sono gli obiettivi futuri, ovvero il salto nel paddock della MotoGP. Quest’anno il pilota turco è in scadenza di contratto e volendo non ci sarebbero più vincoli che lo trattengono in Superbike.

La domanda però è una: Toprak può andare veramente in MotoGP oppure è tutto un bluff, architettato alla perfezione per avere più potere in fase di discussione contrattuale?

La risposta a questa domanda la sanno solo il diretto interessato e il suo manager, ovvero Kenan Sofuoglu, che in questi anni ha lavorato nell’ombra per trovare delle alternative nel paddock MotoGP, senza che però queste si concretizzassero.

Nel 2024, giusto per fare un esempio, Kenan ha parlato con Honda, ma purtroppo per lui la Casa giapponese ha deciso di rinnovare con Joan Mir, chiudendogli di fatto la porta. Discorsi più approfonditi sono stati invece portati avanti con Yamaha, mettendo nel mirino la sella del team Pramac. Ecco, a tal proposito bisogna puntualizzare una cosa: sarà anche vero che l’avventura di Toprak in Yamaha non si sia conclusa nel migliore dei modi, ma in quest’ultima stagione Kenan è riuscito a ricucire lo strappo. Lo conferma il fatto che il prossimo anno vedremo Bahattin correre con la R1 nel Mondiale SBK mentre Oncu con la R9 in SSP. Come se non bastasse, l’arrivo di Pavesio al posto di Lin Jarvis potrebbe certamente giocare a favore del due turco.

In tutta questa storia una cosa è certa: rispetto a qualche stagione fa, Toprak ha abbassato le proprie pretese. Se fino ad un paio di anni fa il suo unico obiettivo era quello di andare in MotoGP entrando dalla porta principale, ovvero con moto e team factory, quest’anno ha invece dichiarato: “Il mio obiettivo è correre in MotoGP e vorrei farlo con un supporto factory. Non importa il team, mi basta una moto con un sostegno ufficiale, come Martin nel team Pramac”.

Questo a significare che Toprak è disposto anche ad accettare una struttura satellite, dove la maggior parte dei contratti sono in scadenza per il 2026.

C’è però un aspetto da valutare: il prossimo 16 ottobre il turco spegnerà 29 candeline e di conseguenza il tempo stringe sempre più, considerando soprattutto quella che è l’età media della MotoGP. Potrebbe quindi salire sul primo treno che passa, tipo una Yamaha o una Honda, ovvero le più accreditate, oppure attendere il 2027, anno del cambio regolamentare con la speranza che BMW compia il grande salto.

Una cosa è certa: il 2025 rappresenta uno snodo cruciale per il futuro di Toprak. Per la MotoGP verrebbe da dire: ora o mia più! 

  

Articoli che potrebbero interessarti

 
 
Privacy Policy