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Liberty Media- Dorna: sei mesi all'alba della decisione che cambierà la MotoGP

La scadenza per la finalizzazione dell'acquisizione è stata prorogata al 30 giugno 2025 per tener conto dell'indagine della Commissione Europea: un freno enorme alla crescita del massimo campionato del motociclismo

MotoGP: Liberty Media- Dorna: sei mesi all'alba della decisione che cambierà la MotoGP

Lo scorso aprile Liberty Media Corporation, la società che possiede i diritti commerciali della Formula 1, ha accettato di acquisire Dorna Sports, S.L., titolare esclusivo dei diritti commerciali del Campionato del Mondo di MotoGP.  C'erano stati dei rumor, in proposito, ma con l'ufficialità sono emersi i dettagli dell'acquisizione.

Liberty Media ha annunciato l'accordo per l'acquisto di circa l'86% di Dorna da Bridgepoint e dal Canada Pension Plan Investment Board (CPP Investments). L'accordo ha valutato Dorna a un valore aziendale di 4,2 miliardi di euro e a un valore azionario di 3,5 miliardi di euro. Nel contempo è stato chiarito che il management di Dorna avrebbe mantenuto circa il 14% del capitale.

Il significato di ciò è che Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna dal 1994, dovrebbe continuare a gestire l'azienda da Madrid, mantenendo la leadership e la struttura operativa esistente anche dopo l'acquisizione.

Come è noto il processo di acquisizione ha dovuto affrontare un esame normativo, con la Commissione europea che ha aperto un'indagine approfondita sull'operazione a causa delle preoccupazioni sulla concorrenza nella concessione dei diritti di trasmissione di contenuti motoristici.  La cosidetta Fase II. La scadenza per la finalizzazione dell'acquisizione è stata prorogata al 30 giugno 2025 per tener conto di questa indagine.


L'acquisizione di Dorna da parte di Liberty Media è vista come un'opportunità per la MotoGP di espandere la sua portata globale e la sua base di fan, sfruttando l'esperienza di Liberty Media nella crescita della popolarità della Formula 1. Tuttavia, entrambe le entità hanno sottolineato che la MotoGP rimarrà gestita in modo indipendente all'interno del gruppo di tracking stock Formula One Group di Liberty Media, indicando che non ci sono piani immediati per un cambiamento fondamentale della struttura o delle operazioni di questo sport.

Tra i fan e gli addetti ai lavori c'è un misto di ottimismo e cautela. Alcuni sperano che Liberty Media apporti nuove strategie di marketing e aumenti il numero di spettatori, come è successo con la F1, mentre altri sono diffidenti nei confronti di potenziali cambiamenti che potrebbero alterare il carattere della MotoGP.

Questa acquisizione rappresenta un'espansione significativa per Liberty Media nel settore degli sport motoristici, portando potenzialmente nuove risorse e strategie alla MotoGP, anche se le implicazioni complete si svilupperanno nel tempo, man mano che i processi normativi si concluderanno e la strategia di integrazione diventerà chiara.

Il punto è: quando accadrà? E' vero, c'è una data ma il fatto che la sentenza definitiva sull'approvazione o meno dell'acquisizione sia stata rinviata di sei mesi, fino al 30 giugno 2025 significa che non è chiaro se l'accordo andrà in porto. L'esito dell'indagine della Commissione Europea è infatti fondamentale per determinare il futuro della MotoGP.


Cosa dobbiamo dunque aspettarci per il futuro?

Nei prossimi mesi, l'attenzione sarà concentrata sull'esito dell'indagine della Commissione Europea. con tre possibili scenari:

- Approvazione con modifiche: L'acquisizione potrebbe essere approvata, ma con l'imposizione di alcune condizioni da parte della Commissione Europea per garantire una sana concorrenza.

- Rifiuto dell'acquisizione: L'accordo potrebbe essere definitivamente bloccato, con conseguenti ripercussioni sull'assetto societario della MotoGP.

- Nuovo accordo: Le due parti potrebbero negoziare un nuovo accordo, con modifiche alle condizioni iniziali. Si è spesso parlato della necessità di scorporare la Superbike dalla MotoGP, ma Ezpeleta stesso ha negato l'esistenza di questa possibilità.

Quel che è certo, per il momento, è che gli unici eventuali cambiamenti che la MotoGP apporterà saranno dovuti unicamente a Dorna e alle decisioni di Carmelo e Carlos Ezpeleta, sempre più al centro del business. Oggi sappiamo che c'è già un cambiamento regolamentare ormai deciso, quello del 2027. Il nuovo regolamento apporterà modifiche sostanziali alle moto attualmente in pista, tanto da costringere le Case ad una totale riprogettazione.
 

Carmelo Ezpeleta e Stefano Domenicali, MotoGP e F1 insieme

Ecco un riassunto delle principali novità:

- Motori più piccoli e meno potenti: La cilindrata verrà ridotta da 1000cc a 850cc, con conseguente diminuzione della potenza massima. Questo dovrebbe favorire un maggiore equilibrio tra i piloti e le case costruttrici.

- Aerodinamica semplificata: Le moto avranno meno appendici aerodinamiche, con l'obiettivo di ridurre l'importanza dei sofisticati pacchetti aerodinamici sviluppati dalle case.

- Addio agli abbassatori: Saranno banditi tutti i dispositivi che permettono di abbassare la moto durante le fasi di accelerazione, come gli abbassatori. Questo renderà le partenze più spettacolari e meno dipendenti dalla tecnologia.

- Carburante 100% sostenibile: La MotoGP passerà all'utilizzo esclusivo di carburanti di origine non fossile, contribuendo a ridurre l'impatto ambientale.

- Capacità del serbatoio ridotta: Verrà diminuita la capacità del serbatoio, con conseguente riduzione del consumo di carburante.

- Sistema di concessioni rivisto: Il sistema di concessioni, che fornisce vantaggi alle squadre meno competitive, verrà riformato per garantire un maggiore equilibrio.

- Dati GPS condivisi: I dati GPS delle moto verranno condivisi tra tutte le squadre, con l'obiettivo di aumentare la trasparenza e ridurre i costi di sviluppo.

- Larghezza massima della carenatura anteriore ridotta: Verrà limitata la larghezza della parte alta della carenatura anteriore, per ridurre l'effetto suolo e migliorare la visibilità dei piloti.

Una opportunità per alcune Case, come Honda e Yamaha, un problema per altre, come KTM visti i problemi finanziari ed una opportunità per eventuali altri concorrenti, si parla sempre di BMW, per un eventuale ingresso nella categoria.

Il problema, come sempre nel mondo delle corse, è il tempo: per partire con il rinnovamento della categoria, ma anche solo per decidere di entrare, è già tardi: questi sei mesi di attesa, senza novità, potrebbero significare una stagnazione che con i chiari di luna attuali - pensate solo alla situazione della KTM - la MotoGP non può permettersi.

 

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