Ormai non ci sono quasi più dubbi: la KTM sarà regolarmente in pista fin dai test di Sepang e proseguirà la sua avventura in MotoGP.
Il media austriaco Der Standard ha riportato che i vertici di Pierer Mobility avrebbero autorizzato l'uscita di KTM dalla MotoGP alla scadenza dell'attuale contratto con Dorna, ovvero alla fine del 2026. Ma in questo momento tutti parlano, ma si attendono decisioni definitive ed irrevocabili.
Secondo uno studio del Boston Consulting Group, la mossa farebbe risparmiare circa 46 milioni di euro. E anche se la dirigenza è consapevole che l'uscita di scena danneggerebbe l’immagine di KTM a livello commerciale, probabilmente farlo quando il rapporto contrattuale con Dorna giungerà al suo naturale termine non sarebbe una cattiva idea.
E’ anche vero che da qui a due anni la situazione finanziaria potrebbe drasticamente cambiare con l’arrivo di nuovi investitori e/o soci. Ma è altresì innegabile che per restare oltre il 2026 significherebbe investire in una nuova moto per via del cambio regolamentare, e bisognerebbe iniziare a studiarla ora. Anzi non è detto che KTM non abbia già iniziato, come del resto hanno fatto le altre Case.
Per il momento però l’imperativo categorico è non abbassare la guardia dello sviluppo, e per questo motivo alcune cose cambieranno fin da subito. Già sapevamo che a partire da questo 2025 non ci sarebbero state due Hospitality. Una diretta conseguenza dell’accentramento dei team sotto il marchio KTM. Tech 3 dunque sarà ‘assorbita’ all’interno della struttura principale.
Pit Beirer, ha detto che hanno creato un piano in 100 punti per affrontare la situazione. Il più incisivo è quello di ridurre a 12 il numero di piloti ufficiali che avranno nel 2025, tra MotoGP, motocross ed enduro.
“Abbiamo preso decisioni che hanno un impatto diretto sulla nostra struttura sportiva, ma erano inevitabili - ha detto il manager a Speedweek - Ogni pilota rappresenta tra i due e i quattro dipendenti, oltre a camion, veicoli di supporto e materiali che non sono più necessari”. Ciò consentirà di risparmiare circa 45 milioni di euro.
Le novità non si fermano ai grandi obiettivi. Non si tralasciano i piccoli. Un esempio arriva dai tagli che verranno effettuati nei prossimi mesi addirittura riguardo le prenotazioni alberghiere e i veicoli.
“Abbiamo cambiato tutto, dalla sistemazione dei team, passando da camere singole a doppie, alla riduzione dei camion di supporto in alcuni eventi. Sappiamo che ogni piccola azione, per quanto insignificante possa sembrare, può fare la differenza alla fine della giornata. Quello che vogliamo è rimanere competitivi e continuare a fornire moto all'altezza delle aspettative dei nostri clienti e piloti”, è la chiosa finale.
Beirer spiega anche che fanno tutto questo per non rallentare l'evoluzione delle macchine delle loro squadre, cosa che ritengono essenziale per la loro competitività. “Quello che volevamo proteggere maggiormente era la possibilità di continuare a migliorare le nostre moto, perché questo è il cuore del nostro lavoro. Quest'anno abbiamo vinto 13 titoli mondiali in diverse discipline, e questo non sarebbe stato possibile senza dare priorità allo sviluppo costante delle nostre moto”, confessa.