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Moto3, La minima cilindrata verso un monomarca: KTM rinuncerà al suo vivaio?

L'eventuale uscita della KTM non accelererà più di tanto l'evoluzione della categoria che si avvia verso un destino segnato. Triumph e Ducati con i loro 'mono' potrebbero essere interessate a costruirsi un vivaio di giovani come ha fatto la casa di Mattighofen con Binder, Acosta e Alonso

Moto3: La minima cilindrata verso un monomarca: KTM rinuncerà al suo vivaio?

Fino ad oggi, a proposito della crisi economica della KTM, si è parlato solo del problema che comporterebbe al campionato l’uscita dalla MotoGP, che priverebbe la categoria di due squadre e quattro piloti competitivi come Binder, Acosta, Bastianini e Vinales. Ma cosa potrebbe accadere alla Moto3 dove KTM detiene una quota di partecipanti significativa, 16 su 26 secondo l’ultima lista dei partenti?

Allo stato attuale delle cose parrebbe essere un autentico disastro, anche se essendo la maggior parte team privati, e non direttamente supportati dalla casa, potrebbero probabilmente continuare con il materiale attualmente a disposizione.

Una situazione di questo tipo porterebbe, probabilmente solo ad accelerare un processo che nella mente di Carmelo Ezpeleta è già in atto: portare la Moto 3 ad assomigliare sempre di più alla Moto 2, facendola cioè diventare una categoria monomotore.

La novità avrebbe un senso perché attualmente la Moto 3 sembra essere più costosa della Moto 2, proprio per la rivalità fra KTM e Honda e la difficoltà di estrarre sempre maggiori prestazioni dai piccoli monocilindrici di 250 cc.

E’ anche vero però che altri costruttori potrebbero essere interessati ad entrare. Non pensiamo solo a nuovi costruttori cinesi. Ma anche, per esempio, alla possibilità per Triumph o Ducati di entrare con i loro nuovi e potenti monocilindrici.

Ne abbiamo parlato diffusamente su GPOne mesi fa ma alla luce di quanto sta accadendo l’evoluzione della minima categoria potrebbe subire una accelerazione.

Peraltro il cambiamento regolamentare della MotoGP, la cui cilindrata sarà ridotta a 850 cc comporterà anche la perdita dell’unica similitudine fra le due categorie (1 singolo cilindro di alesaggio 81mm).

Ricordiamo per dovere di cronaca che il monorotore si è già rischiato all’esordio della categoria, nel 2012.

Nella minima cilindrata, comunque, gli sviluppi sono a carico della casa madre (ma non è del tutto vero, perché i team meglio finanziati lavoro oramai sui dettagli). Però è vero che nel 2021 si è posto un freno allo sviluppo per le stagione 2022 e 2023. Quindi già l’anno passato KTM ha portato in pista la KTM 250 RC4 le cui specifiche per regolamento.dovranno rimanere immutate sino al 2026 compreso.

Al momento le Moto 3 sono veri e propri prototipi. Un telaio, fino al 2024, aveva un price cup di 85.000 euro, con 60.000 euro di costo per sei motori concessi per ogni pilota.

Con quel che precede ed un futuro della categoria già in gran parte scritto, l’eventuale uscita della KTM non dovrebbe pesare molto sulla categoria che si avvia a diventare la copia in sedicesimo della Moto 2, visto che all’orizzonte, salvo come dicevamo imprevedibili ingressi di costruttori orientali, non sembra che quelli tradizionali, Honda e Yamaha, siano interessati.

C'è un ultimo particolare : sull'emittente televisiva austriaca Servus TV, Pit Beirer ha ammesso che la stagione della Casa di Mattighofen in MotoGP non è stata quella sperata, anche se il secondo posto nel campionato Mondiale Costruttori è qualcosa di cui "essere orgogliosi".

L'aspetto più interessante delle parole di Beirer, però, è che la KTM considera il colombiano David Alonso, ultimo campione del mondo della Moto3 a soli 18 anni, come il nuovo Pedro Acosta.

Alonso quest'anno correrà in Moto2. "Naturalmente, vogliamo anche vederlo nella classe MotoGP prima o poi - ha aggiunto Beirer - E naturalmente sarebbe anche un sogno per noi avere in squadra un pilota che abbia iniziato con noi nella Rookies Cup e poi abbia fatto carriera in Moto3. David potrebbe essere un pilota così speciale e ci occuperemo di lui come di Pedro per non perderlo".

Sarà disposta KTM a rinunciare alla sua prolifica filiera (e così anche la Red Bull)?

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