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SBK, Vergani: “Ducati è la priorità di Petrucci… se no BMW!”

“Barni può essere la Pramac in SBK. Non penso che Aruba voglia Danilo, Dall’Igna pensava a Miller. Bulega ora è il caposquadra, merita 10 e lode con bacio in fronte, perché rispetto ad Alvaro ha ammesso che il problema non fosse BMW ma Toprak. Lui me lo vedo in MotoGP nel 2026”  

SBK: Vergani: “Ducati è la priorità di Petrucci… se no BMW!”

Poco prima delle vacanze natalizie abbiamo intercettato Alberto Vergani, con il quale abbiamo condiviso una lunga chiacchierata in merito all’anno da poco concluso. Se la prima parte dell’intervista era dedicata alla MotoGP, la seconda è invece rivolta alla Superbike.

Il 2024 ha infatti regalato a Petrucci il trionfo in Superbike, diventando il primo pilota a vincere in MotoGP, MotoAmerica, Dakar e derivate di serie. Proprio da quanto ha fatto Petrux, parte l’analisi del manager meneghino.

“Penso che per Danilo sia stato un 2024 da incorniciare – ci ha detto Vergani - il sogno del 2025 è provare a vincere il Mondiale, come ha fatto Martin con Pramac. Mi piace infatti sognare il 2011, quando Checa conquistò il titolo. Ovvio che è difficilissimo perché c’è Toprak, le Ducati Factory, ma penso sia giusto tenere un’asticella alta”.

Qual è la chiave per arrivare al titolo?
“Gasperini, allenatore dell’Atalanta, ha detto una cosa molto interessante: “Non voglio che si parli di Scudetto nello spogliatoio”. Condivido perfettamente questa sua considerazione, dato che per puntare all’obiettivo bisogna tenere la testa bassa ed essere umili”.

Prima hai citato Toprak: va in MotoGP nel 2026?

“Perché no? BMW è interessata, la Dorna sta facendo i ponti d’oro e la situazione di KTM potrebbe favorire l’ingresso di BMW in MotoGP. Magari già nel 2026, perché no?”

Quest’anno scadranno tutti i contratti dei big in Superbike. Chi comanderà il mercato?
“Il mercato lo comanderanno Ducati e BMW. La BMW ha dimostrato la propria competitività e Toprak ha alzato anche il livello degli altri, infatti van der Mark ha vinto e fatto dei podi, così come Gerloff. Secondo me Bulega resta in Ducati mentre Alvaro non so cosa farà. Sarà necessario capire la strategia di Ducati, dato che il mercato è imprevedibile e Gigi tira sempre fuori il coniglio dal cilindro. Vorrei ricordare che, qualora non fosse andato in porto l’affare con Yamaha e Alvaro si fosse ritirato, Miller era uno dei preferiti di Dall’Igna”.

Parliamo di Petrucci: il suo contratto scade nel 2025. Resta con Barni o va via?
“Al momento le moto che vincono sono due: Ducati e BMW. Temo che Ducati factory non lo consideri più di tanto e di conseguenza BMW factory potrebbe essere una eventuale alternativa qualora si liberasse una sella. La nostra priorità è comunque Ducati e Barni, dato che quest’anno Marco ha fatto un qualcosa di veramente incredibile, mettendoci risorse, impegno e investimenti. Infine abbiamo vinto a Cremona, meglio non si poteva fare”.

Qual è il segreto dell’alchimia con Barni?
“Mi piacerebbe molto pensare a Barni come un team Pramac della SBK, perché nella squadra c’è un grandissimo equilibrio. Inoltre non dimentichiamo che nel 2024 Petrucci si è infortunato ed è stato fuori a lungo. Senza quello stop non so come sarebbe finita. Di sicuro con Barni c’è un’alchimia speciale e tanti complimenti a Marco per il signore e la persona che è”

Nel 2025 ci sarà poi curiosità per Bassani e Bimota?
“Ad Axel è piaciuta subito la nuova moto e io mi fido molto delle sensazioni dei piloti, infatti fin da subito ha riscontrato fiducia. Di sicuro sarà un anno interlocutorio, ma il suo 2025 parte col gusto in bocca, perché fin da subito ha ritrovato quelle sensazioni che gli aveva trasmesso la Ducati”.

Bautista cosa farà invece: lascia o raddoppia?
“Se con la moto non ti trovi c’è poco da fare, infatti l’ho visto in passato con Melandri e Checa, perché nel momento in cui ti viene a meno l’entusiasmo, cade poi anche tutto il resto. Bautista ha vinto due mondiali, vedremo cosa farà. Dipenderà da lui”.

Secondo te Bautista ha sofferto più Bulega o Toprak?
“Bella domanda. Toprak è un gatto, ha fatto vedere cose incredibili. Melandri fu impressionato quando lo vide staccare nei test con la BMW. Ha una padronanza del mezzo assoluta, lui con la moto fa ciò che vuole e di sicuro per Bautista non è stato facile accettare sia l'uno che l'altro”.

Ti ha sorpreso Bulega?
“Bulega è stata una bellissima sorpresa. Gli ho fatto i complimenti di persona per quanto fatto in pista e fuori. Era il suo primo anno da rookie ed è diventato vicecampione del mondo in SBK, inoltre ha sempre parlato con sincerità e trasparenza. Contrariamente a Bautista, Nicolò è stato onesto nel dire che il problema non fosse la BMW, ma Toprak. Che dire: chapeau a lui! Ad oggi Bulega è il caposquadra del team Aruba. Merita un 10 e lode con bacio in fronte”.

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