Il 2024 è agli sgoccioli e in casa Aruba è tempo di bilanci. La squadra capitanata da Stefano Cecconi archivia il Mondiale SBK con il titolo costruttori e al tempo stesso un Nicolò Bulega vicecampione del mondo.
Il rookie della top class chiude infatti davanti ad Alvaro Bautista, che purtroppo ha mancato l’appuntamento con il terzo titolo consecutivo. A tirare le somme di quanto fatto in pista ci ha pensato Serafino Foti, con il quale abbiamo condiviso una lunga chiacchierata di fine anno.
La prima parte dell’intervista con il team manager Aruba è dedicata al pilota spagnolo tra analisi, gioie, dolori e ambizioni per il 2025.
“Ovviamente c’è dispiacere per il 2024 di Bautista - ha esordito – l’infortunio di Jerez 2023 se lo è portato dietro fino a maggio. Inoltre, per via del nuovo regolamento, gli mancava quella fiducia necessaria con la moto. A Most abbiamo però apportato delle modifiche e siamo riusciti a mostrare dei miglioramenti”
Quale pensi sia stato il suo limite più grande?
“Il problema più grande penso sia stata la prestazione in prova, che di conseguenza ha condizionato le gara, perché costretto a partire dietro”.
Dal punto di vista umano, che tipo di Alvaro vedi?
“Alvaro ha il fuoco negli occhi e dopo l’ultima gara di Jerez ha ancora le palle girate, perché non voleva finire in quel modo. Lui vuole dimostrare a sé stesso che è ancora forte e competitivo, infatti si sta allenando tantissimo. Bautista si sta impegnando come non mai per riprendersi il titolo e questo fa capire che non intende mollare. Ancora oggi è lì che studia e analizza per migliorarsi ed essere più forte di prima. Di sicuro non si è scordato di come si corre in moto”.
Quest’anno abbiamo visto un Bautista a tratti spento e triste, come se avesse perso la retta via…
“Quando Alvaro si diverte non tocca mai nulla sulla Ducati e purtroppo quest’anno non è mai stato così, infatti siamo sempre stati costretti a rincorrere. Tutto ciò ci ha scosso, se consideriamo il feeling che aveva nel 2022 e 2023. Ad Aragon ha però dimostrato di essere il vero Bautista, dimostrando nuovamente il suo valore. Nel momento in cui lui si divertirà sulla moto io sono convinto possa giocarsi il Mondiale alla pari con Toprak”.
Toprak ha praticamente dominato l’ultima stagione. Come si può pensare di batterlo?
“Se Alvaro ha la fiducia di Aragon può battere Toprak e di quello ne sono certo! Noi stiamo lavorando sulla moto per ottimizzare alcuni aspetti in cui abbiamo del margine. Bautista dovrà cercare di guidare come ha fatto ad Aragon in tutte le gare, ovvero essere perfetto in ogni frangente. Di sicuro noi non partiamo battuti, consapevoli di quale sia il valore del nostro avversario”.
Il regolamento rimarrà lo stesso, non pensi che questo possa pesare?
“Ognuno fa il proprio lavoro e ogni Casa tira l’acqua al proprio mulino. L’obiettivo è quello di avere un regolamento che non penalizzi, anche se in questo momento non resta che metabolizzare la decisione. È inutile perdere tempo a recriminare, l’unica cosa è reagire. Noi siamo gli unici ad avere la zavorra e in fase dinamica il peso incide molto, infatti ci sono importanti conseguenze. Se avessero messo 10kg, come qualcuno voleva, Alvaro si sarebbe ritirato. Il fatto è che se le altre Case avessero un pilota come Alvaro, non so se sarebbero contente o meno della zavorra”.
Parlando di contratto, c’è attesa per la decisione legata al rinnovo. Cosa dobbiamo aspettarci?
“Io sono sicuro che Alvaro sarà il primo a mollare nel caso in cui non si divertisse più, senza che siamo noi a domandarglielo. Noi lo conosciamo bene: se non dovesse essere più competitivo in sella alla Ducati lascerà. Sono dell’idea che lui sfrutterà le prime gare per capire il suo livello, analizzare, valutare, in seguito deciderà. Se capisce di non avere margine, appenderà il casco al chiodo. Di sicuro non abbiamo fretta, perché Bautista è un grande professionista e sa cosa fare”.
Se dovesse mollare, quale sarà il piano di Aruba? Un sostituto proveniente dalla MotoGP o dalla SBK?
“Io spero che Alvaro continuerà perché è un grande campione, tutti noi conosciamo il suo potenziale e confidiamo in lui. Voglio infatti che rimanga con noi anche nel 2026. In caso contrario si vedrà poi”