MotoGP e Superbike, non manca davvero nulla! Poco prima delle festività natalizie abbiamo intercettato Alberto Vergani, con il quale abbiamo condiviso una lunga chiacchierata riguardo le due categorie. Abbiamo parlato della stagione da poco conclusa e delle aspettative inerenti quella che verrà.
Il manager meneghino non si è certo sottratto alle nostre domande, analizzando come sempre con grande schiettezza e lucidità. La partenza è dal Motomondiale con i riflettori puntati su Marc Marquez in Rosso al fianco di Bagnaia *.
“Io ho sempre riconosciuto il valore di un pilota come Marquez e non mi nascondo – ha esordito – non puoi non apprezzare Marc per quello che ha fatto in questi anni. Lui è un pilota che ha vinto col braccio attaccato storto su una moto dove gli altri hanno faticato a fare quartultimo e terzultimo. Ha quindi lasciato Honda e guardate cosa ha fatto nel team Gresini, dove tutti si sono affezionati a lui e la squadra è cresciuta grazie anche alle sue indicazioni. Ovviamente è stato un pilota aggressivo, ma è nella natura dei super campioni”.
A giugno ci avevi detto: “Dall’Igna non si sarebbe mai fatto sfuggire uno come Marc….”
“Certo e aggiungo una cosa…. Alla vigilia del test di Valencia Gigi disse una cosa: “Marc ha fatto cose inspiegabili con la GP23”. Questo cosa significa? Molto semplice: Dall’Igna conosce bene le sue moto, sottolineo il termine sue, perché la Desmosedici è figlia delle sue idee. Proprio per questo motivo Gigi conosce alla perfezione le prestazioni della Ducati, meglio di chiunque altro, e di conseguenza ha fatto la radiografia a Marc, optando per lui”.
Cosa di aspetti dalla coppia Marquez-Bagnaia?
“Bagnaia è un campione e con Marc in squadra sarà un team pazzesco. Non voglio essere negli altri piloti o team”.
Come si gestisce l’equilibrio? Pensi possa essere un problema o un’opportunità?
“Mi pare che quest’anno Marc non abbia fatto alcuna battaglia. Si è rivelato rispettoso, è stato umile, arrivando a godere per dei quarti posti. Tutti temono la gestione interna al team, ma io non penso che sarà un problema, anche perché sono parabole diverse. Di sicuro non ci sarà un numero 1, perché entrambi sono numeri 1: Bagnaia conosce perfettamente la moto mentre Marc, dal punto di vista sportivo, ha qualcosa in più?”.
Cosa ti aspetti invece dall’Aprilia con la new entry Martin?
“Di sicuro farà un ottimo lavoro e serviva a tutta la squadra questo rinnovamento. Inoltre ci sarà il contributo importante di Sterlacchini, che ha lavorato prima in Ducati e KTM, godendo quindi di una visione più allargata della situazione”.
Come giudichi il lavoro di Rivola?
“Rivola ha fatto un lavoro eccellente perché ha avuto acume e velocità di reazione. Lui è stato capace di fare dei blitz che gli rendono onore. Penso che Aprilia voglia colmare il gap dalla concorrenza nel breve periodo e c’è uno sforzo importante. Vedo infatti la fiducia riposta in Savadori, reduce tra l’altro dal rinnovo del contratto come collaudatore. Lorenzo ha svolto un lavoro importante di sviluppo e in Aprilia sono consapevoli che stanno seguendo la giusta strada”.
Tornando a Marquez, secondo te Gigi ci ha sempre sperato di portarlo in Ducati?
“No, perché nel 2017 prese Lorenzo e non lui. La Ducati ci provò comunque nel 2016, ma non era convinta. Gigi resta però il numero 1 in assoluto a 360°, infatti è la fortuna della Ducati. Quando lo scorso anno Marc si propose a Ducati non poteva dirgli di no, perché alla fine Dall’Igna vive delle sue s+oddisfazioni, come fa un genio. Alla fine Gigi e Marc sono due geni che si sono trovati. Ovviamente non è stato semplice lasciare Martin ad Aprilia”
* nei prossimi giorni la seconda parte dell'intervista, dove si parlerà di Superbike