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MotoGP, Aldeguer: “Dicevano che Ducati mi avrebbe tolto la moto, ma non ho mai avuto dubbi”

“Non mi importava di ciò che diceva la gente, perché Ducati credeva in me. Sono orgoglioso di essere in Gresini e di prendere il posto del mio idolo Marquez. Spero che la GP25 non sia un aereo, o dovremo fare una GP24 Cup”

MotoGP: Aldeguer: “Dicevano che Ducati mi avrebbe tolto la moto, ma non ho mai avuto dubbi”

Anno nuovo, vita nuova: dopo aver corso per tre stagioni e mezza in Moto2 in sella a una Boscoscuro, nel 2025 Fermin Aldeguer compirà il passo più importante della sua carriera, debuttando in MotoGP su una delle due Ducati GP24 schierate dal team Gresini. La realizzazione di un sogno per il 19enne murciano, pronto a lasciarsi alle spalle un 2024 ben diverso da quello che ci si aspettava a inizio anno.  

Che voto do alla mia stagione? Una sufficienza, e per miracolo - ha detto ridendo Aldeguer in un’intervista concessa a Mundo Deportivo - Ci sono stati momenti molto belli, ma anche momenti in cui avrei dovuto dimostrare la mia maturità. Nel complesso, mi do un sette e mezzo. Sono stato molto competitivo in generale e potrei darmi dei voti in più, ma devo essere critico nei confronti degli errori che ho commesso”.

Ciò che gli ha impedito di conquistare il titolo, pur partendo con tutti i favori del pronostico. 

“Cosa mi è mancato? La costanza. Ero uno dei più veloci insieme ad Ai Ogura e Aron Canet. Io e Canet abbiamo commesso molti errori, che hanno dato a Ogura un distacco difficile da recuperare. Più si vuole recuperare, più compaiono i problemi. Avrei dovuto essere un po’ più calmo. Sentivo di dover mostrare dei risultati perché se la Ducati mi aveva ingaggiato c’era un motivo, ma non c’era alcuna pressione per passare in MotoGP” ha analizzato il pilota spagnolo, che proprio a causa del suo rendimento è stato oggetto di molte critiche nel corso della stagione. 

“Quello che è stato detto non era bello. Quando le cose non stavano andando bene per me, la gente diceva che la Ducati mi avrebbe tolto la moto. Ma, in un certo senso, non mi importava, perché Ducati da parte sua non mi ha mai detto nulla. Al contrario, mi hanno dato molta fiducia. Ero tranquillo perché credevano in me e non mi hanno mai fatto venire il minimo dubbio”, ha commentato.

Gareggiare nella classe regina con una nuova squadra sarà un grande cambiamento per Fermin, vicino a compiere questo passo già nel 2024.

“Durante il Gran Premio della Malesia 2023, Luca Marini ha preso contatti con la Honda. In quel periodo ero al mio massimo livello e Pablo Nieto si rivolse a me aprendomi la possibilità di passare alla MotoGP con loro nel 2024. Abbiamo parlato e negoziato, ma era molto difficile rompere il mio contratto con Boscoscuro, che si era già rinnovato automaticamente” ha ricordato il 19enne, parlando anche delle altre opzioni che aveva sul tavolo: “La Yamaha era molto interessata, perché voleva avere più moto in griglia. Quando Pablo Nieto voleva che corressi con il suo team, erano in trattativa con la Yamaha. Come pilota, credo che fosse un’ottima opzione. Poi tutto è cambiato e alla fine è Pramac la squadra che avrà le Yamaha”.

Al momento della firma con Ducati, del resto, il murciano non sapeva quale delle squadre satellite di Borgo Panigale lo avrebbe accolto tra le sue fila

“Quando mi hanno detto che nel 2025 sarei stato nel box Gresini? Quando l’accordo tra Pramac e Yamaha è diventato ufficiale. Fino ad allora non lo sapevo - ha ammesso Quando hanno concluso l’accordo, l’unica squadra con una moto libera era Gresini. Ora che ho lavorato con loro nel test di Barcellona, posso dire di essere molto orgoglioso e felice”. 

Prendere il posto di Marc Marquez è una responsabilità non da poco, ma gli ingredienti per far bene sembrano esserci tutti.

“Ho la moto migliore e un team super-familiare, che mi ha accolto in modo incredibile. Credo che insieme potremo ottenere ottimi risultati. Spero che Ducati non faccia uscire un aereo con la Desmosedici GP25, altrimenti dovremo fare una Ducati GP24 Cup e il resto. Spero di fare del mio meglio, di imparare a poco a poco e di essere il miglior rookie - ha affermato Fermin - Di che risultato sarei soddisfatto a fine stagione? Voglio sempre di più e non mi pongo limiti, ma non voglio nemmeno esagerare. Per me, una Top 7 sarebbe un ottimo risultato”.

Parlando del suo rapporto con i fratelli Marquez ha poi aggiunto: Con Alex mi sono trovato molto bene fin dal primo momento. Non è giovane come me, ma è ancora giovane. Possiamo creare un buon legame, abbiamo uno stile di guida simile e stare con lui mi permetterà di imparare. Marc era al suo apice quando io crescevo nelle categorie inferiori. Per me è un punto di riferimento, un idolo. Ci siamo allenati insieme e ora gareggerò contro di lui, sarà uno dei miei rivali più forti. Sono molto orgoglioso di prendere il suo posto in Gresini. Non siamo amici e non abbiamo un gran rapporto, ma ogni volta che parliamo apro bene le orecchie. Nel test era molto attento alla squadra e continuava a passare dal box. Soprattutto al lunedì, mentre stavamo preparando tutto. È venuto due o tre volte e mi ha chiesto come stavo gestendo il nervosismo. Gli ho fatto alcune domande per avere delle informazioni e me le ha date, mi ha aiutato. Il martedì no, ognuno ha fatto il proprio lavoro.”

Tra i vari avversari contro si misurerà il prossimo anno in MotoGP, Aldeguer troverà anche una sua vecchia conoscenza come Pedro Acosta.

Siamo entrambi dove volevamo essere. Sono orgoglioso di lui, per tutto quello che ha ottenuto. Spero che anche da parte sua ci sia lo stesso sentimento - ha commentato - Siamo sempre stati rivali diretti, quindi è difficile mantenere un rapporto e mettere da parte quello che succede in pista. Ciò non di meno sempre in modo educato e senza brutte vibrazioni, il che è molto importante”.

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