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SBK, Toprak: “La MotoGP ti rende più famoso, spero di lottare con Martin quando ci andrò”

“Non penso di essere una leggenda della Superbike, Rea ha fatto un lavoro straordinario per tanti anni. Vincere con tre marchi diversi? Ci penserei, ma la priorità è la MotoGP e non credo di andarci con BMW”

SBK: Toprak: “La MotoGP ti rende più famoso, spero di lottare con Martin quando ci andrò”

A un decennio di distanza dalle sfide nella Red Bull Rookies Cup, Toprak Razgatlioglu e Jorge Martin si sono ritrovati la scorsa settimana ai FIM Awards, dopo essersi imposti rispettivamente in Superbike e in MotoGP. Un incontro che potrebbe essere il preludio a nuove, future, battaglie tra i due campioni. O almeno questo è ciò che spera Razgatlioglu. 

“Siamo ancora amici e sono molto felice che Jorge abbia vinto il titolo. Già nella Rookies Cup era molto veloce. Il mio unico problema nella Rookies era che ero molto alto, troppo alto - ha commentato il pilota turco ai microfoni di Marca - Lui ha fatto un lavoro straordinario nella Rookies e adesso. Spero di iniziare a lottare con lui quando passerò in MotoGP, ma non posso dirlo ora”.

Benché il due volte iridato non abbia mai nascosto il suo grande desiderio di cambiare paddock, il suo futuro resta ancora tutto da definire.

Non credo che andrei in MotoGP con BMW, perché se dovesse andarci sarebbe nel 2027 o 2028. Forse in futuro ci incontreremo di nuovo, ma per ora non posso dire che andrò in MotoGP. Dobbiamo trovare un buon contratto, altrimenti resterò in Superbike. Non so. Vedremo tra sei o sette mesi” ha spiegato Toprak, convinto che il 2026 rappresenti per lui il termine ultimo entro cui approdare in MotoGP: “Sì, a causa della mia età. Andarci nel 2026 sarebbe perfetto. Altrimenti continuerò a essere un pilota di Superbike. Vincere il titolo con tre marchi diversi? Se restassi nel campionato penserei anche a quello, ma l’obiettivo primario è la MotoGP”.

Nonostante la classe regina del Motomondiale sia il suo obiettivo, Razgatlioglu non è del tutto convinto che Carmelo Ezpeleta abbia ragione ad affermare che “i migliori piloti del Mondo sono in MotoGP”. 

“Forse è vero, perché la MotoGP è più famosa. Ho visto molti piloti di MotoGP che sono passati in Superbike e ne ho visti molti con livelli diversi. Non ho bisogno di dire nulla di me, perché mi hanno visto quest’anno: altri piloti hanno guidato la BMW, ma noi abbiamo vinto il titolo - ha sottolineato - La MotoGP è completamente diversa e ti rende più famoso, ma anche la Superbike è un campionato del Mondo. Non sono del tutto d’accordo con lui, perché ci sono tanti piloti in entrambi i Mondiali. Non dico di essere il migliore al Mondo, ma tutti hanno molto talento, soprattutto in MotoGP, e si spingono al limite. Se andrò in MotoGP e mi adatterò alla moto, vedremo. È un mondo diverso”.

Come ha ricordato lui stesso, il 27enne turco ha firmato una grande impresa regalando alla BMW il suo primo titolo nel Mondiale Superbike, bissando il successo ottenuto nel 2021 con la Yamaha. Ma questo basta a Razgatlioglu per considerarsi una leggenda del campionato?

Penso di no, perché Rea ha fatto un lavoro straordinario per molti anni. Sono d’accordo sul fatto che ho fatto molte cose diverse e ho vinto due titoli. L'ultimo è stato molto speciale, perché nessuno credeva in me e nella BMW. Inoltre, è stato qualcosa di storico - ha risposto - Non è stata una stagione facile, perché mi dicevo sempre che dovevo dimostrare qualcosa firmando per la BMW. Alla fine, sono felice perché ho dimostrato a tutti la potenza mia e della BMW. È stato un lavoro di squadra: io ho lavorato duramente e la BMW aveva molta voglia di vincere il titolo. La fabbrica ha fatto un ottimo lavoro e ha lavorato sodo. Spero che l’anno prossimo vinceremo di nuovo il titolo”.

Confermarsi al livello di quest’anno potrebbe non essere così semplice per Toprak, comunque convinto di aver alzato l’asticella rispetto a quel 2023 che lo ha visto lottare con ogni mezzo contro la Ducati di Alvaro Bautista.

“Forse non abbiamo lottato, ma i tempi sul giro erano più veloci dell’anno precedente. E su tutti i circuiti, non soltanto su uno. Quindi ho capito che eravamo molto veloci e molto forti - ha osservato - Nel 2023 ci sono stati dei grandi duelli con Bautista, ma quest’anno era distrutto. Non so perché. È caduto spesso, mentre di solito è molto forte. Quest’anno soltanto Alvaro è stato più lento, gli altri sono stati più veloci. Spero che torni ad essere forte e che potremo lottare come nel 2023”.

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