Non potevano mancare Toprak Razgatlioglu e Jorge Martin negli ormai tradizionali FIM Awards, che si sono svolti a Palma Di Maiorca per premiare i Campioni del Mondo di ogni disciplina motociclistica (QUI le foto della serata).
Il 2024 è stato infatti l’anno della rivalsa per entrambi i piloti, con il turco che è riuscito a bissare la vittoria ottenuta con Yamaha nel 2021, portando la BMW alla conquista del suo primo titolo nel Mondiale SBK, e all'esordio con il costruttore tedesco. Mentre lo spagnolo ha portato a termine l’impresa sfiorata nel 2023, laureandosi Campione della MotoGP con il team Pramac Racing, dopo aver avuto la meglio su Francesco Bagnaia e sulla squadra ufficiale Ducati.
Due stagioni diametralmente opposte quelle vissute dai due iridati, che hanno però in comune molto più del numero 1 ottenuto alla fine dell’anno. Sia Martin che Razgatlioglu vantano difatti trascorsi nella Red Bull Rookies Cup, il monomarca KTM istituito nel 2007, che ha lanciato numerosi piloti mondo delle due ruote. Formando, in meno di due decenni, ben 11 piloti capaci di imporsi in almeno una delle tre classi del Motomondiale e conquistare un totale di 15 titoli complessivi.
Non solo il turco e lo spagnolo sono passati entrambi dal campionato nato con lo scopo di scoprire e formare giovani talenti del motociclismo, ma si sono anche conosciuti e sfidati lì tra il 2013 e il 2014. Un biennio in cui Toprak aveva chiuso 10° e 6°, ottenendo due terzi posti ad Austin nella sua stagione di debutto e una vittoria e un terzo posto al Sachsenring, l’anno successivo. Mentre Martin aveva messo in mostra tutto il suo potenziale, vincendo il titolo 2014 con una gara d’anticipo, grazie a un bottino di 6 vittorie, e altri 4 podi, raccolto in quello che è stato il suo terzo anno nella serie propedeutica.
Un passo importante nella carriera del madrileno, diventato quest’anno il primo Campione del Mondo della MotoGP ad aver conquistato il titolo anche in Rookies Cup. Dato che Joan Mir, unico altro iridato MotoGP ad essere transitato dal monomarca, non ha mai scritto il suo nome nell’albo d’oro del campionato. È stato lo stesso Martinator a spiegare l’importanza avuta dalla Rookies Cup nel percorso che lo ha portato a salire sul tetto del Mondo.
“Senza la Red Bull Rookies Cup, non sarei qui - ha ammesso poco dopo aver conquistato il titolo a Barcellona - Eravamo una famiglia normale, non eravamo poveri ma non avevamo molti soldi. Quando ero andato per la prima volta alle selezioni, ero molto giovane e mi dissero di tornare un anno dopo e quando lo feci fui il più veloce. Forse, senza quel consiglio, avrei lasciato le corse. Tre anni dopo vinsi la Rookies Cup e fu un momento importante”.
Con la vittoria del monomarca si erano aperte per l’attuale 26enne le porte della Moto3, dove si è laureato Campione nel 2018, con 260 punti e sette vittorie. Mentre Razgatlioglu, sotto la guida del suo mentore e conazionale Kenan Sofuoglu, aveva preferito proseguire la sua carriera tra le derivate di serie con il team Puccetti Racing. Squadra con la quale si è laureato campione europeo della Superstock 600 nel 2015, per poi arrivare nel Mondiale Superbike nel 2018, dopo due stagioni nel campionato Europeo Superstock 1000.
Scelte che hanno portato in direzioni completamente diverse i due iridati, che a distanza di un decennio si sono ritrovati a Palma di Maiorca. E che tra qualche anno potrebbero anche tornare a incrociare le proprie traiettorie in pista, qualora Toprak riuscisse a coronare il suo desiderio di ritornare nel paddock del Motomondiale da pilota MotoGP.
Photo credit: Pier Luca Brunetti