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La crisi di KTM è l’argomento che da settimane sta tenendo banco nel mondo delle due ruote. Tra banche e fornitori, la Casa ha infatti accumulato un debito che sfiora i 3 miliardi di euro e di conseguenza serviranno tagli drastici per riuscire a ripartire. In tutto ciò, lo scorso 29 novembre, al tribunale di Ried Innkreis sono stati presentati i registri per l’apertura del processo di ristrutturazione in regime di auto amministrazione, che verrà supervisionato dal tribunale stesso.
All’orizzonte ci sono quindi grossi nuvoloni che inficiano anche sul discorso legato alla MotoGP. L’impegno nel Motomondiale proseguirà anche nel 2025 (come ha confermato a GPOne il team principal di Tech3 Hervé Poncharal), ma secondo quanto ci ha detto il nostro Carlo Pernat, tutto lo sviluppo in vista della prossima stagione sarà congelato.
La situazione coinvolge ovviamente anche i piloti, attorno a cui non mancano gli interrogativi. Uno di questi è certamente Pedro Acosta, il cui contratto scade nel 2026 e che nel 2025 indosserà i colori del team Factory, condividendo il box con Brad Binder. In questo clima di profonda incertezza e crisi, le altre Case monitorano con interesse l’evoluzione della situazione e tra queste c’è soprattutto Ducati, pronta nel caso ad approfittarne.
Proprio per questo motivo, secondo quanto abbiamo appreso, il management di Borgo Panigale ha già parlato con Albert Valera, manager di Pedro Acosta, che tra l’altro cura gli interessi di altri piloti come Jorge Martin ed Aleix Espargarò. Se da una parte Valera sta valutando un eventuale Piano B, al tempo Ducati guarda fin da ora al futuro e Acosta sarebbe la migliore opzione presente sul mercato per rilanciare.
Insomma: la stagione 2025 deve ancora iniziare, ma a quanto pare in Ducati non si resta a braccia conserte, perché Pedro Acosta è l’obiettivo per il futuro. Già due anni fa la Rossa provò a corteggiarlo, ma purtroppo non ci fu nulla da fare. Adesso si proverà un secondo tentativo, ma bisogna anche considerare che le porte del team ufficiale sono attualmente sbarrate con Pecco Bagnaia e Marc Marquez sotto contratto fino al termine del 2026.
Una possibilità potrebbe invece esserci nei team satellite, VR46 su tutti, il cui nome di Pedro fece gola a Valetino Rossi già in passato. Sta di fatto che in questa centrifuga sarà necessario capire anche la posizione della Dorna, che quest’anno è riuscita a rimescolare le carte del mercato piloti dopo l’addio di Pramac a Ducati. La partenza di Acosta da KTM sarebbe uno scossone non da poco.
