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MotoGP, Campinoti: “Eravamo un team di scappati di casa, in questa vittoria c’è anche Preziosi”

“Filippo era uno ruvido: la prima volta che andai nel suo ufficio aveva il poster di Capirossi appeso e una vittoria. Ducati? Adesso pure Tardozzi mi sta simpatico”

MotoGP: Campinoti: “Eravamo un team di scappati di casa, in questa vittoria c’è anche Preziosi”

Campioni in festa è l’occasione per festeggiare un 2024 ricco di successi e al tempo stesso salutarsi. Ne sa qualcosa Paolo Campinoti, che dopo ben vent’anni chiude la propria avventura in Ducati approdando in Yamaha.

Il manager toscano non poteva certamente mancare sul palco di Bologna Fiere, accolto con tanti applausi da parte del pubblico: “È un qualcosa di veramente bello poter condividere con voi questa stagione che rimarrà memorabile – ha detto – vorrei ringraziare tutta Ducati perché mi sento partecipe di questa gloriosa cavalcata. Mi dispiace partire perché c’è sempre stato un bell’ambiente e nelle ultime gare mi stava simpatico anche Tardozzi”.

A tal proposito Campinoti ricorda gli inizi della sua avventura, citando uno degli uomini che hanno tenuto alti i colori Ducati: “In questa vittoria c’è anche Filippo Preziosi – ha ricordato - lui era una persona ruvida, ma al tempo stesso grande. Ricordo ancora quando andai da lui in ufficio. C’era solo una foto di Capirossi appesa e gli dissi: “tu hai vinto solo una gara mentre noi già due”.

Sono trascorsi vent’anni, ma il manager toscano non dimentica gli esordi di Pramac: “Eravamo un team di scappati di casa  - ha detto – nel corso degli anni abbiamo lavorato duramente arrivando a conquistare grandi traguardi. In tutto Ducati conta ben 106 vittorie, a conferma di quelli che sono tutti gli sforzi profusi nel tempo”.    

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