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MotoGP, Martin: "la coppa? Ce l’ha la mamma. È una grande sfida cambiare moto con il N 1”

"Ho cominciato la stagione con un obiettivo chiaro e adesso vado su una moto che non è altrettanto vincente, ma ha un ottimo potenziale. Ringrazio la Casa di Borgo Panigale per avermi dato un'opportunità"

MotoGP: Martin:

A quasi tre settimane dal gran finale di stagione svoltosi al Montmelo, il neo iridato di MotoGP Jorge Martin è tornato a farsi vedere in un evento pubblico nel contesto della festa Ducati organizzata a Bologna.  Malgrado siano trascorsi un po' di giorni l'euforia per quanto raggiunto non è ancora passata.

" E' bellissimo essere campione, anche se non ho potuto andare a casa nemmeno un giorno e adesso sono un po' stanco- ha confidato ai media presenti alla manifestazione -  Ringrazio la vita per questa opportunità. È un privilegio essere in questa posizione. Pian piano sto assimilando tutto e sono molto felice per la mia famiglia, il mio team e tutti coloro che sono stati coinvolti. Com'è stato l'ultimo weekend? Sabato ero un po’ nervoso, ma per il resto sono stato tranquillo".

Senza timore di poter sembrare arrogante l'iberico ha confessato di aver sempre creduto nel massimo risultato.  "Me l’aspettavo. Ero sicuro di potercela fare. Se si parte con il pensiero di non vincere allora è meglio starsene a casa", ha affermato.

Tante le emozioni vissute dalla fatidica data del 15 novembre che lo ha consacrato. "Il festeggiamento a San Sebastian de los Reyes mi ha colpito molto e così vedere la gente che mi supporta sin dal 2011/2012. Avevo celebrato lì anche il successo nella Moto3 nel 2018. E’ stato bellissimo, ma devo dire che tutte le cose che mi stanno succedendo lo sono. Come detto, però, ora vorrei tornare a casa, comunque mi sto godendo il momento".

Come per tutti gli sportivi, anche per il 26enne archiviata un'annata è necessario cominciare a pensare a quella successiva. "L’obiettivo per il 2025? Non lo so, vedremo. Inizialmente dovremo costruire e imparare. Tutto dipenderà dal nostro livello di partenza. Da lì dovremo cercare di migliorare ogni giorno e poi chissà. Magari andremo subito bene e allora si potrà pensare in grande, altrimenti ci sarà da progredire via via. Credo in ogni caso che il potenziale sia molto alto".

Ad attenderlo ci sarà un'incognita importante, quella rappresentata dalla RS-GP di Aprilia lontana dalle prestazioni della potente Desmosedici.  "E’ una sfida molto grande cambiare moto con il numero uno. Non è facile passare da un progetto vincente ad uno che non lo è, ma questo mi dà molta motivazione. Restare in Ducati sarebbe stato bello perché avrei puntato subito al bis, ma questo frangente mi sprona a fare qualcosa che rimanga".

Nonostante il cambio marca, l'affetto per Borgo Panigale resta: "Posso solo ringraziare il marchio, in quanto mi ha dato l'opportunità di approdare in MotoGP. Al mio arrivo non era la moto più semplice, ma abbiamo avuto fiducia reciproca, inoltre mi ha consentito di lottare per il Mondiale fino alla fine a dispetto di ciò che  credevano tutti".

Infine una parola sulla coppa.  "Ce l’ha la mamma a casa sua e non la molla - ha scherzato - Spero di poterla portare a Madrid perché è bellissima visto che è costruita dalla storia. Anche per questo ci tengo ad averla e a portarla in giro".

 

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