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MotoGP, Marc Marquez: "Sono al posto giusto nel momento giusto della mia carriera"

"Grazie a questo 2024 so di poter essere ancora competitivo, pensavo che non ce l'avrei più fatta. Questa nuova generazione di piloti è più amichevole, in Ducati Bagnaia sarà il riferimento. Se non vincerò io vincerà lui o viceversa, sarà questo l'obiettivo. Il mio passato? Non cambierei nulla, eccetto il ritorno a Jerez"

MotoGP: Marc Marquez:

La stagione di Marc Marquez si è conclusa con un terzo posto in classifica di campionato, ed una certezza che forse per lo spagnolo è valsa più di un titolo: poter essere ancora competitivo. Lui, 31 anni ed otto titoli sulle spalle, dopo aver lottato nell'era dei "fantastici quattro", incrociando le ruote con Pedrosa, Rossi e Lorenzo, si trova ora a lottare con una nuova generazione di piloti, dei "nuovi fantastici quattro". Una generazione di campioni, Bagnaia, Martin, Bastianini, che assieme a Marquez hanno oggi presenziato l'evento Ducati tenutosi a Bologna. Tra chi si appresta a lasciare e chi ad affrontare la prossima stagione e le prossime sfide, è stata anche l'occasione per Marc di proseguire nel suo percorso di inserimento nel mondo Ducati.

Oggi hai visitato la sede del museo di Ducati, che sensazioni hai provato?
"Ne avevo già avuto l'occasione lo scorso anno - racconta Marquez - perchè il supporto dalla casa è stato importante sin da subito. Col passaggio nel team ufficiale siamo entrati più nel dettaglio, era importante osservare il loro metodo di lavoro per poter iniziare a capire meglio la GP25 e come affrontare il weekend di gara, ed è stata anche un'altra occasione per conoscere meglio gli uomini Ducati".

In passato hai lottato contro piloti di un'altra generazione. Cosa ha di diverso questa generazione di piloti, in cosa si differenziano Bagnaia, Bastianini, Martin, Quartararo?
"Questa generazione è più amichevole. Solo due giorni fa festeggiavo 20 anni di carriera, mentre ora sono il pilota con più esperienza. Ognuno segue la sua strada, oggi i giovani arrivano con tanta grinta e noi cerchiamo di lavorare per essere al livello dei vari Bagnaia, Bastianini e Martin che sono i più forti".

Che sensazioni ti aspetti di trovare all'interno del box nella prossima stagione?
"Arriverò in un box che ha già vinto molto, in cui il punto di riferimento è Bagnaia, perchè logicamente ha l'esperienza ed ha vinto tanto con questa moto. E' chiaro che la qualità c'è ma ci sarà da lavorare per cercare di adattarmi in fretta al nuovo team. Dopo lavoreremo per migliorare e se non vincerò io vincerà Pecco, o se non vincerà lui vincerò io, questo sarà l'obiettivo del team".

Hai avuto la sensazione di essere al posto giusto nel momento giusto?
"Sono nel posto che cercavo e l'ho trovato. L'ho fatto trovando una Ducati al suo apice, come dimostrano i numeri di quest'anno. In MotoGP ha vinto quasi tutte le gare eccetto una, anche se in quella gara forse ho sbagliato io, magari avrebbe potuto vincere anche lì una Ducati anziché una Aprilia. Direi che nella mia carriera sportiva si, sono al posto giusto nel momento giusto".

Com'è stato il primo giorno di lavoro con Dall'Igna?
"Il primo impatto nel box di un team ufficiale è sempre scioccante perchè c'è tanta gente, tanta gente nuova. Ma è giusto che sia così, nelle competizione si tratta sempre di una azione e reazione. Entrando nel box Ducati, dopo aver lottato contro di loro negli anni, ho capito molte cose. Chiaramente Gigi è colui che comanda ma parliamo di tante persone dietro che lavorando, è un team stupendo".

A 31 anni sei già uno dei piloti più vincenti con otto titoli, se potessi cambiare qualcosa del tuo passato?
"Non cambierei nulla, eccetto il ritorno a Jerez , troppo affrettato dopo l'infortunio al braccio. Per il resto penso di aver fatto bene tutto".

Da questo 2024 che lezione ti porti dietro, anche a livello personale?
"Da questa stagione, anche se non ho vinto un titolo ed ho fatto terzo in campionato, ho vinto qualcosa di più importante: tornare ad avere la passione sulla moto e sentirmi competitivo. Pensavo che non ce l'avrei più fatta ma ho visto di poter essere ancora competitivo e che con la moto giusta nel posto giusto posso ancora vincere delle gare, questa è stata la vittoria più importante".

Al Mugello in passato non hai ricevuto una grande accoglienza, quest'anno cambierà qualcosa?
"Per me non cambia nulla, io ho sempre dato il 100%, quest'anno ho vinto una gara a Misano col team Gresini ed è stato bello. Mi auguro di poter fare lo stesso al Mugello su una Ducati".

Hai notato un cambiamento nei tifosi italiani in questi ultimi mesi?
"Mi sembra che ogni anno migliori. Ho cercato di essere un professionista in pista, alla fine nella vita non si può mai dire cosa accadrà, sono finito su una moto italiana di un team italiano in cui mi trovo molto bene. E' stato un team italiano a farmi tornare ad avere fiducia sulla moto, quindi è stato un bel cambiamento".

Martin ha conquistato il titolo nella stagione 2024, pur avendo totalizzato meno vittorie di Bagnaia, un dettaglio che ha fatto discutere. Vincere una gara dovrebbe assegnare un punteggio diverso?
"Penso che il punteggio sia giusto com'è adesso  alla fine questo sistema permette di mantenere il campionato vivo fino alla fine stagione", ha concluso poi lo spagnolo.

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