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Prova Honda Transalp 750: è tornata l'avventura!

VIDEO - E’ tornata dopo 10 anni ma con la stessa filosofia delle sue antenate. Transalp XL700 era l’anello di congiunzione che mancava ad Honda e anche a noi motociclisti. La fai tua con 10.690 euro

Prova Honda Transalp 750: è tornata l'avventura!
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di Lello Vaccaro

Biennio 2023-24 Honda piazza in Italia circa 5.000 Transalp XL750 e si frega le mani in vista del 2025, quando la moto arriverà con le modifiche viste lo scorso novembre ad Eicma. In questa occasione però ne approfittiamo ancora una volta per assaggiare caratteristiche e doti di questo modello, che ruota innanzitutto intorno al bicilindrico da 755 cm3 per 92 CV e 75 Nm. Per me che con il primo modello 650 datato 1992 ho attraversato mezza Italia e poi Francia e Spagna, salire su questa moto significa tornare indietro nel tempo e rivivere la semplicità di guida e la grande affidabilità di una moto che ha creato intorno a sé un alone di fascino e avventura. Poi lo stop della produzione fino al fatidico ritorno assiduamente richiesto dai nostalgici, proprio come è avvenuto per Africa Twin.

Oggi però è tutto diverso, anche se la moto ricalca alcuni tratti somatici della sua antenata soprattutto nelle carene laterali, i cavalli della nuova Transalp sono il doppio e il carattere del 2 cilindri parallelo è ben diverso dal V del passato. Eppure la sensazione di semplicità e affidabilità è rimasta la stessa di un tempo, come a voler rimarcare la precedente filosofia “rally touring” che ha contraddistinto la Transalp degli anni ‘80 e ‘90. Avvio il motore e già so che di lì a pochi metri sarò subito sorpreso dalla solita familiarità che le moto Honda da sempre ti trasmettono. La posizione di guida è comoda, naturale e padrona della moto, perché tutti gli arti sono messi in condizione di agire con precisione e determinazione sui comandi. Almeno per me che sono alto 174 cm. Ma come diavolo fa Honda ogni volta ad azzeccare questo aspetto? Bah…

HONDA TRANSALP 750 - Motore fluido, con tanta personalità

Il carattere del motore bicilindrico parallelo fronte marcia ha una erogazione lineare, quasi elettrica. E’ corposo fin da subito grazie anche al manovellismo a 270° e quindi all’accensione di scoppi irregolari ma ravvicinati, che ne derivano. Tra l’altro regalano un suono tipico e così personale per questo motore (la forma dello scarico proprio non mi convince). Si stende bene fino agli alti quando arriva al picco massimo di potenza a circa ai 10.000 giri, oltre non serve andare.

Utile la possibilità di personalizzare il riding mode con l’opzione USER (ci sono anche quelli predefiniti SPORT, STANDARD, GRAVEL e RAIN) in modo da regolare i parametri di: risposta motore al comando gas, livello di ABS, controllo di trazione e freno motore. Ma è la coppia quella che più sfrutti anche con marce alte, la moto riprende convinta anche a basse velocità ed ecco che torna alla mente la semplicità di guida che ricordavo, perché è questo l’aspetto che in Honda hanno più curato e voluto rimarcare per confermare la personalità del nome Transalp anche per il terzo millennio. Frizione duttile e cambio perfetto in pieno stile Honda, tutto il pacchetto tecnico è indiscutibile anche quando lo metti a dura prova.

HONDA TRANSALP 750 - Sospensioni: quello che serve e nulla di più

Le sospensioni sono la parte di reparto in cui Honda è rimasta nell’ambito dell’essenziale. La SHOWA con funzioni separate sugli steli da 43 mm e 200 di escursione non è regolabile se non nel precarico ed ha un settaggio morbido, che senza dubbio associato al cerchio da 21’’ offrono un ottimo assorbimento sul fondo disastrato ma mostrano un po' di limite se decidi di alzare il ritmo.

Alle potenti staccate con i freni Nissin corrisponde un affondamento piuttosto rapido dell’anteriore, anche se poi la traiettoria in curva resta fedele a ciò che hai impostato senza chiusure o allunghi. Per trovare un po’ di sostegno si dovrebbe scaricare un po’ il precarico, perché come detto è l’unica cosa che possiamo fare, a patto che agiamo anche sul mono posteriore, sempre nel precarico. In questi casi è sempre meglio far riferimento ai tecnici Honda. 

HONDA TRANSALP 750 - Fedele e sincera, anche in fuoristrada

Ma lo spirito di Transalp infondo non è quello di vivere in strada con il coltello tra i denti, lei deve solo accompagnarti nel tuo tragitto o nel tuo viaggio con il massimo del confort e magari attraversare un bosco su una strada bianca o raggiungere la spiaggia isolata sui sentieri. La scelta dei cerchi a raggi da 21 e 18’’ va proprio in quella direzione e La Transalp ti fa venire decisamente voglia di avventurarti verso l’ignoto. Una mia precedente prova della moto mi ha condotto verso sentieri poco battuti dove ho potuto apprezzare la bontà del progetto anche sul fondo naturale.

La moto mostra tutta la sua sincerità nell’affrontare percorsi difficili. La trazione è costante e anche se l’escursione non è tantissima (200 mm anteriore e 190 posteriore) si riesce a fare strada tra canali e pietrisco rapidamente. La posizione in piedi offre controllo e velocità di manovra come se fosse una moto più leggera dei suoi 208 Kg (Honda dichiara sempre i pesi in marcia). La porti a casa con 10.690 euro f.c. un prezzo adeguato se non inferiore rispetto ad alcuni competitors ed è disponibile anche nella versione depotenziata a 35 KW per patenti A2.

Le case after market si sono sbizzarrite nella realizzazione di parti speciali dedicate alla Honda Transalp XL 700, proprio come ha fatto BARRACURA (www.barracudamoto.com) che ha realizzato una serie di chicche per rendere la propria Transalp unica.

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