Jorge Martin ha concluso l’anno nel migliore dei modi, ma l’aveva iniziato nel peggiore. Nel 2023 aveva perso il titola all’ultima gara di Valencia contro e quel brutto colpo aveva lasciato dei segni nella mente del pilota del team Pramac. Al momento di ricominciare la nuova stagione, tutto era diventato ancora più complicato.
“A gennaio ho sofferto molto dal punto di vista della salute mentale - ha raccontato in un’intervista concessa a motogp.com - Non volevo più correre, avevo paura e non sapevo perché fosse apparsa. Avevo fatto una bellissima stagione e non avevo vinto, pensavo che avrei potuto non essere più così veloce o non vincere più un campionato. Ai test ero stato veloce, ma non ero motivato, facevo semplicemente il mio lavoro perché mi pagavano. Ritrovare quella motivazione, godersi il processo e non solamente risultato finale è stata la chiave: la migliore lezione che ho imparato è vivere il presente. Negli scorsi mesi ho meditato e pregato molto, ho ricominciato ad andare in chiesa a ritrovare la fede. Pregare è come parlare con se stessi, cercare di essere una buona persona e può essere molto potente”.
Ha funzionato, ora Jorge è campione del mondo e ne è giustamente orgoglioso.
“Ho battuto il migliore Pecco, perché ha vinto 11 gare, e anche Marc Marquez era nella forma migliore, anche se forse non aveva la migliore moto - ha detto soddisfatto - Ogni cosa che arriverà da adesso in poi sarà un regalo. La cosa importante sarà dare il mio meglio, ma ho vinto il mio titolo e vivrò in pace per il resto della mia vita”.
Riuscirci non è stato però facile, il fatto che Ducati permettesse di riuscirci a un team satellite non scontato. Soprattutto perché Pramac aveva deciso di passare a Yamaha e Marc Marquez era stato preferito a Martin per la squadra ufficiale nel 2025.
“Avevo parlato con loro al Sachsenring, ed ero stato chiaro - ha rivelato Jorge - Non avevano gestito bene la situazione, ma non aveva senso iniziare una lotta. Erano tutti spaventati, anche Campinoti, temevano che avrebbero fatto qualcosa per farmi perdere, ma è successo. Chapeau e grazie a Ducati. Cosa staranno pensando ora? Di riprendermi nel 2027” ha concluso con una risata.