A Novembre 2024 è arrivato l'ok del Senato per l'approvazione del Nuovo Codice della Strada. Manca solo la firma del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma praticamente ci siamo. In molti ci stanno chiedendo cosa cambierà per noi motociclisti. Detto fatto, lo andiamo a vedere immediatamente!
Occhio alla patente!
I motociclisti dovranno fare decisamente più attenzione al ritiro della patente. Difficile per chi usa le due ruote, ma non è il primo caso per chi usa lo scooter... Chi guida con il telefono in mano, o è sotto effetto di alcool o stupefacenti (ma c'è ovviamente anche l'eccesso di velocità o l’abbandono di animali), il ritiro della licenza è dietro l'angolo. Vero, la sospensione in alcuni casi era già prescritta... ma ora i tempi di sospensione sono aumentati! Per altri e ben determinati casi, invece, sono state introdotte le minisospensioni di una settimana. Vediamo i singoli casi e che altro c'è da sapere.
Parlando di guida in stato di ebrezza, sappiate che guidare con un tasso alcolemico compreso fra 0,5 e 0,8 g/l comporterà una multa minima di 573 euro (il massimo è di 2.170 euro). Salendo da 0,8 g/l a 1,5, la multa minima passa a 800 euro, per poi arrivare ad un tasso superiore a 1,5 g/l, dove la multa minima è di 1.500 euro. Previsto poi l’arresto, da 6 mesi ad 1 anno, nonché la sospensione della patente da 1 a 2 anni. Per riprendere a guidare servirà l'Alcolock, ma per le moto di Alcolock, al momento non se ne parla (forse non ci hanno pensato? N.d.R.). Quanto all'eccesso di velocità, la multa minima per il superamento da 10 a 40 km/h è ora di 173 euro (in centro abitato sale a 220 euro).
Autostrada: "Sì" ai 125 cc
Molti l'hanno accolta positivamente, altri no. Parliamo dell'accesso alle autostrade ai mezzi superiori ai 120 cc, a patto che siano guidati da maggiorenni. Ok anche pe gli elettrici con potenza nominale superiore ai 6 kW. Novità interessante, la possibiltà per le moto di trainare un rimorchio. Per dovere di cronaca, vi ricordiamo poi il discorso monopattini. QUI troverete tutto sui monopattini elettrici. Vi ricordiamo poi che i ciclisti dovranno essere superati ad una distanza minima di un metro e mezzo. Sulle strade strette, come quelle che portano ai passi di montagna... sarà da ridere.
Cosa ne pensa l'FMI?
Riportiamo quanto dichiarato dalla Federazione Motociclistica Italiana nel loro comunicato stampa ufficiale: "A partire da oggi, mercoledì 20 novembre, oltre a pedoni e ciclisti, anche i motociclisti sono considerati utenti vulnerabili della strada. E’ quanto prevede il testo di modifica del Nuovo Codice della Strada appena diventato legge, grazie all’approvazione dell’Aula del Senato. La Camera lo aveva approvato a marzo scorso. Ma non è questa l’unica novità importante per noi motociclisti: il testo contempla infatti la possibilità di ingresso nelle autostrade e nelle strade extraurbane principali ai motocicli di cilindrata inferiore a 150cc, interventi sulle barriere protettive, con installazione della terza fascia 'salva motociclisti' (DSM), la possibilità per i motoveicoli di trainare un carrello appendice".
"Inoltre il testo sottolinea l’opportunità di fare cultura all’interno della scuola anche attraverso corsi extracurriculari di educazione stradale e l’esigenza di tutelare i veicoli di interesse storico e collezionistico. Oggi abbiamo raggiunto un traguardo importante che rende giustizia al mondo motociclistico, che fornisce un grande aiuto allo snellimento del traffico cittadino, ma che ha bisogno di grande attenzione da un punto di vista della sicurezza. In particolare, il riconoscimento dei motociclisti quali utenti vulnerabili della strada è un ottimo e significativo risultato. Desidero ringraziare l’Intergruppo Parlamentare per la Mobilità Motociclistica che ha da subito ascoltato e fatto proprie le esigenze espresse dalla FMI e ringrazio il Parlamento che ha discusso ed approvato queste importanti novità per i motociclisti. Molto importante è stata anche la sinergia con ANCMA, che ci ha consentito di portare all’attenzione del legislatore la nostra voce unita e solida” ha dichiarato il Presidente Giovanni Copioli. Giunto al termine di questo lungo iter parlamentare, il testo attende adesso l’emanazione di una serie di decreti da parte del Governo, che procederanno a definire gli ambiti di applicazione del Provvedimento. Come sempre, la FMI seguirà da vicino i lavori, fornendo il proprio contributo tecnico in favore della sicurezza dei motociclisti".
Confindustria ANCMA
A proposito di Confindustria ANCMA, ecco quanto da loro dichiarato: “Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) plaude alle novità introdotte con il via libera definitivo di oggi al Codice della strada da parte dell’aula del Senato". Il Presidente Mariano Roman ha poi sottolineato "il passo in avanti compiuto con le novità riguardanti cicli e motocicli, frutto anche di una proficua collaborazione e attività di advocacy promosse con FMI’, la Federazione Motociclistica Italiana".
Lo status di utente vulnerabile della strada per il motociclista, per l’associazione "rappresenta un passaggio significativo e non banale, in grado di avere effetti sul piano culturale, come anche per l’implementazione di progetti di sicurezza stradale e infrastrutture più a misura di moto". Stessa soddisfazione per i conducenti maggiorenni di moto e scooter 125 ed elettrici dai 6 kw in autostrade e tangenziali: "un risultato importante, che non solo permette all’Italia di allinearsi al resto dell’Europa, ma è in grado di dare ulteriore impulso al mercato e alla mobilità di prossimità su due ruote". Roman chiude così: "Un sollievo nel vedere esclusa la prospettiva dell’introduzione di targa e assicurazione per le biciclette, misura miope e potenzialmente dannosa per un mercato già in affanno come quello del ciclo". Staremo a vedere...