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Nicolò Bulega si sta godendo le meritate vacanze invernali, giunte al termine di una stagione da incorniciare, dove ha chiuso secondo nel Mondiale alle spalle di Toprak nel suo anno da rookie. Nonostante la pausa, il portacolori Aruba continua ad allenarsi con la moto, a tal punto da essere stato al Ranch la scorsa settimana.
In occasione della serata di beneficienza dedicata a Luca Gualandi, il diretto interessato ci ha raccontato la giornata a Tavullia: “Erano sei anni che non andavo al Ranch - ci ha detto Nicolò – il flat track è una disciplina in cui serve costanza ed è difficile essere competitivi se non ti alleni. È un po’ come andare in bici: non ti dimentichi come si fa, ma ti mancano gli automatismi”.
Il divertimento non è mancato: “È stata una giornata bella è divertente, infatti c’erano tanti ragazzi – ha aggiunto – se non sbaglio ho fatto quinto nell’Americana. Quando ero nell’Academy ricordo che andavo forte al Ranch, infatti non mi sono dimenticato del flat track. L’unica cosa è che devo solo riprendere gli automatismi”.
La conclusione è invece dedicata al Dottore. In questi anni si è parlato spesso della scelta di Nicolò di prendere una strada sua e sul tema il diretto interessato ci ha tenuto a chiarire: “Sui social la gente scrive tante cose sbagliate, che non c’entrano niente. Le persone non conosco però i trascorsi e io posso dire che con Valentino ho un grande rapporto. Lo stesso discorso vale anche per Uccio, dato che siamo rimasti a parlare quasi fino a mezzanotte. In pista Vale è ancora fortissimo, infatti non l’ho battuto, ma la cosa importante è che sia stata una giornata bellissima e divertente”.
