Con un anno di ritardo rispetto a quanto avrebbe voluto, Fermin Aldeguer farà l’atteso salto di categoria, debuttando in MotoGP nel 2025 con i colori del team Gresini. Considerato da tutti il grande favorito per il titolo di Campione del Mondo della Moto2 alla vigilia del campionato, il 19enne murciano non è riuscito a rispettare le aspettative, ma si è comunque garantito un posto sulla griglia della classe regina dopo aver convinto i vertici Ducati con lo straordinario finale di stagione vissuto nel 2023. Sei podi consecutivi, tra cui quattro vittorie, che gli sono valsi la firma di un biennale con la Casa di Borgo Panigale già nel mese di marzo.
“Dall’inizio dell'anno ero dato per favorito e poi ho firmato per la MotoGP. Questo mette un po’ di pressione, ma ti rilassa anche sapere di avere già definito tutto. Bisogna comunque continuare a fare risultati: l’obiettivo era vincere il titolo, però siamo stati competitivi” ha commentato Aldeguer in un’intervista concessa a TodoCircuito. Nella quale ha riflettuto sulla stagione appena conclusa e su ciò che lo aspetta il prossimo anno.
Il giovane pilota spagnolo non è sembrato avere dubbi ripensando a ciò che gli mancato nel 2024 per lottare per il campionato. Concluso in quinta posizione, con un ritardo di 93 punti dal Campione Ai Ogura.
“Siamo stati sfortunati, ma non abbiamo saputo gestire bene la gara e il cambiamento degli pneumatici. Sono errori che tutti possono commettere e quando si commettono tanti errori di fila, arriva un momento in cui tutto si somma. La caduta a Barcellona non mi ha aiutato e ho avuto una piccola flessione”, ha spiegato l’ex alfiere SpeedUp, rendo poi onore al lavoro svolto dal team MT-Helmets: “In alcune gare ho avuto dei dubbi e ho sfruttato i loro dati. Hanno vinto più di noi. Hanno fatto un campionato incredibile con Ogura, molto regolare, che gli ha regalato il titolo”.
Sebbene la stagione non sia andata come previsto, Fermin è convinto di aver imparato molto da questo 2024.
“Commetto ancora degli errori, ma so come gestirli meglio. Si possono trarre molte cose positive, anche se non ho vinto il titolo. Si impara da tutto e andrò in MotoGP con molta esperienza e avendo imparato tante cose. Sono pronto per quello che verrà” ha affermato l’iberico, che non sembra rimpiangere più di tanto il fatto di salire in MotoGP senza aver conquistato l’iride nella classe intermedia.
“Se sono un Top Rider? Fino a quando non lo dimostrerò non posso dirlo - ha risposto ridendo - È chiaro che ho disputato tre anni interi in Moto2 e ho fatto gare in cui ho combattuto corpo a corpo e ho vinto. Ho numeri migliori di alcuni piloti della MotoGP e li sfrutteremo”.
Aldeguer è pronto per raccogliere il testimone da Marc Marquez nel team Gresini.
“Non ci penso, ma è certamente più bello sedersi sulla moto di Marc e genera più pressione. Lui è un otto volte Campione del Mondo, non posso paragonarmi a lui. Dovrò imparare il più possibile dai piloti Ducati e da Alex, che mi sarà di grande aiuto - ha concluso - L’obiettivo è ovviamente quello di diventare Rookie of the Year e di salire sul podio. Ci proveremo, ma voglio solo imparare ed essere forte”.