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Moto2, La conversione di Axel Pons, dalle moto al cammino di fede

Il figlio di Sito ha attraversato dieci Paesi a piedi e scalzo con l'obiettivo di completare l’unione con Allah o Dio e di apprezzare la lentezza

Moto2: La conversione di Axel Pons, dalle moto al cammino di fede

Sembrava poter lasciare il segno nel Motomondiale ed invece Axel Pons si è perso. Dopo aver esordito nel 2008 come wild card nel Motomondiale nella classe 125 ed essere passato nella stagione successiva alla 250, dal 2010 al 2017 il figlio di Sito si è misurato nella Moto2 ottenendo come miglior risultato complessivo un 16esimo posto nel 2016.

 Sparito poi dalla scena delle due ruote per dedicarsi ai disegni di moda, si è rifatto sentire nel 2019 quando nel corso di un’intervista a El Pais annunciava di voler chiudere con tutto ciò che rappresentava il passato. Dopo anni di silenzio, è di recente apparso su You Tube con un look decisamente lontano da quello di un tempo.

Coi dread e dall’aspetto gipsy, l’iberico, che ha dichiarato all’uomo che lo ha fermato di provenire “da un po’ tutti i luoghi”, ha detto di aver camminato per 15 mesi per arrivare dalla Spagna al Pakistan attraversando dieci Paesi rigorosamente senza scarpe.

Proseguendo nel suo racconto, l’ex pilota ha riferito di aver voluto entrare in India, ma a causa del visto negato non gli è stato possibile, per cui, dopo un passaggio a Islamabad proverà ad andare in Cina.

In un secondo video, questa volta sottoposto ad una serie di domande da parte di un bambino, il 33enne ha confidato di aver voluto cominciare a fare le cose più lentamente dopo aver vissuto ad alta velocità per molto tempo e di aver in questa maniera iniziato ad apprezzare i dettagli, aggiungendo poi di avere un unico desiderio, ovvero “completare l’unione con Allah o Dio” tramite questo modo particolare di pregare che è il cammino.

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