Quello di Barcellona è stato un test in sordina per Joan Mir. Il portacolori Honda non è andato oltre il 15° crono accusando un secondo e due decimi dalla vetta. Davanti a lui spicca Aleix Espargarò, alla prima uscita con la moto giapponese nel ruolo di collaudatore.
Sta di fatto che il bilancio di Joan al termine del martedì lascia trapelare molti dubbi e interrogativi, ma soprattutto un pizzico di amarezza.
“È stata una giornata produttiva, ma non sono molto felice – ha detto lo spagnolo – il fatto è che qua non avevamo nulla di nuovo e quello che dovevamo provare l’avevamo già valutato in precedenza. Come detto non avevamo sostanziali novità che ci consentissero di essere più veloci rispetto al pacchetto tradizionale. Spero quindi che a Jerez riceveremo importanti aggiornamenti”.
Sei deluso?
“Mi aspettavo molto di più da Honda qua a Barcellona. Infatti sono sorpreso di questo perché abbiamo un gap importante da colmare nei confronti delle altre Case che continuano a lavorare duramente”.
Cosa ti aspettavi?
“Diciamo più cose”
Sei a conoscenza del motivo per cui quanto chiesto non è arrivato?
“Il tempo… A quanto pare non sono riusciti a fare tutto in tempo”.
Hai avuto modo di parlare con Aleix Espargarò?
“Aleix ha provato la moto standard come noi, ma da quanto so non c’era nessuna novità”.
Cosa ti ha detto della Honda?
“È rimasto impressionato (sorride). Abbiamo parlato molto della moto e anche lui è rimasto sorpreso da quelli che sono i nostri punti deboli. Mi riferisco alla mancanza di coppia, di potenza e di accelerazione”.
È questo che l’ha impressionato, giusto?
“Sì! È rimasto impressionato per la mancanza di grip, di accelerazione e velocità di punta”.
Il fatto che non siano arrivate novità quanto incide…
“Di sicuro abbiamo molto lavoro da svolgere, infatti saremo nuovamente in pista a Jerez a fine mese. Spero infatti che le novità arrivino per quel test. Il fatto è che a Misano abbiamo provato un’aerodinamica che poi ha funzionato così come una nuova configurazione in termine di motore. Solitamente, in occasione dei test di Valencia, Honda aveva sempre due o più moto nel garage. Oggi invece è stato diverso”.
C’era il nuovo forcellone?
“A dir la verità è lo stesso dei test. È una novità che ci consente di curvare meglio, ma abbiamo bisogno di un ulteriore passo avanti. Aspettiamo quindi il test di Jerez”