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MotoGP, Bagnaia: "Io e Marquez abbiamo dato gli stessi commenti sulla GP25"

"È positivo, perché così si velocizza il lavoro. La nuova moto è molto diversa dalla 2024 e mi piace. Frustrato per avere perso il Mondiale? Ieri ho camminato per 10 Km... ha aiutato"

MotoGP: Bagnaia:

Per Pecco Bagnaia le vacanze inizieranno a breve e l’ultimo giorno di lavoro lo ha messe di buon umore. La GP25, il prototipo della nuova moto della prossima stagione, gli è piaciuta e anche la collaborazione con Marc Marquez, il nuovo compagno di squadra, è andata nel verso giusto. Se la delusione per avere perso il titolo non può essere stata ancora del tutto metabolizzata, almeno il futuro sembra radioso.

Ho sempre invidiato quelli che avevano tre o quattro moto nel box, in Malesia ne aggiungeremo un’altra! - scherza Bagnaia sul quantitativo di Desmosedici a disposizione nel testi Barcellona - Devo dire che è stata una giornata positiva perché abbiamo provato tutto quello che c’era da provare e soprattutto è abbastanza chiaro quello su cui dovranno concentrarsi gli ingegneri nell’inverno. Inoltre io e Marc abbiamo avuto le stesse sensazioni e questo fa sicuramente la differenza per quello che sarà l’andamento del lavoro. Sono contento perché quando una moto nuova parte a un buon livello è sempre positivo, vuol dire che è nata bene e ha del potenziale”.

Marquez ti ha chiesto dei consigli?
Consigli no (ride). Però i nostri commenti sono molto sovrapponibili, le richieste sono le stesse. Questo velocizza il lavoro perché cerchiamo le stesse cose. Se sono stupito? Non mi sorprende, perché abbiamo due stili di guida diversi ma in staccata siamo molto simili. Siamo due piloti che si attaccano molto ai freni, che li mettono sotto sforzo, quindi ci stava avere le stesse sensazioni”.

Cosa cercate?
C’è ancora del lavoro da fare, perché sotto certi aspetti preferisco ancora la GP24, soprattutto nell’ingresso in curva e in frenata. Su quello serve del lavoro, mentre per quanto riguarda la velocità e la stabilità la GP25 è già a un buon punto. Il telaio mi è piaciuto e il motore anche: hanno fatto un buon lavoro. Abbiamo già una base abbastanza buona. Se dovessi correre domani, chiaramente userei la GP24, ma il potenziale della nuova moto è buono”.

Ti aspetti altri miglioramenti per i test a Sepang di febbraio?
La differenza dalla moto 2024 è già abbastanza grande e non credo ci sarà un grosso passo in avanti per la Malesia. Quello l’abbiamo già fatto, ora dobbiamo solo adattarci”.

Dall’Igna ieri ha detto che non si aspettava un grande passo in avanti fra la moto 2024 e la 2025.
“Spero di no, altrimenti non ci sarebbe differenza perché anche la GP23 e la GP24 erano molto simili. Già oggi, provando la moto nuova ho sentito molta differenza”.

Hai provato le nuove pinze freno di Brembo?
Per me sono un bel passo in avanti, mi sono piaciute. Più ho qualcosa che mi aiuta a frenare forte e più sono contento”.

Michelin ha detto che nessuno ha usato il nuovo anteriore.
Non ne sapevo niente, io l’avrei provata. Forse non me l’hanno voluto dire e penso di sapere il perché. Con tre moto nel box, sarebbe stato complicato provare anche una nuova gomma”.

Invece ti hanno convinto a provare il sistema di comunicazione radio…
Sì, ma non è ancora pronto. È fastidioso, non mi piace, è molto ingombrante, il cavo di collegamento è molto grande e potrebbe essere anche pericoloso. Inoltre non funzionava, non sentivo nulla e mi disturbava. Finché non sarà pronta, non la userò”.

Fara questi test a Barcellona invece che a Valencia è stato positivo?
“Questa pista è migliore per più di un’aspetto. Ci sono rettilinei lunghi, ha poco grip, il layout è migliore, mentre Valencia è un circuito molto particolare e non è di particolare aiuto quando devi provare una nuova moto”.

Non essere campione del mondo è diverso?
Devo ammettere che fare i test senza essere campione del mondo ti permette di concentrarti di più sulla moto. Quando arrivi dopo avere vinto, sei sicuramente più contento, ma meno concentrato”.

Domenica, dopo la gara, hai tolto con le tue mani il numero 1 dalla carena della tua Ducati.
Volevo toglierlo io e non lasciare che lo facesse qualcun altro. Avevo messo io il numero 1 su quella carena ed era giusto che fossi io a toglierlo”.

Hai già superato la frustrazione?
Non sono il tipo che si fa prendere dalla frustrazione, so perché ho perso e non voglio trovare scuse. Avevo già accettato la cosa dopo la Malesia, con 24 punti di svantaggio era difficile pensare di potere vincere contro Jorge. Ieri sono andato a Barcellona a pranzo, in un ristorante sul mare, poi mi sono messo a camminare, avrò fatto una decina di chilometri… quello mi ha aiutato.

Quali sono i piani per l’inverno?
“Sono uno che non fa mai nessun programma. Ovviamente per il viaggio di nozze abbiamo dovuto, ma in generale no, me la godrò. Avrò altre cose a cui pensare al di fuori delle moto e va bene così”.

I tifosi di Barcellona ti hanno salutato con un lungo applauso quando sei entrato per l’ultima volta nel box.
Mi rallegra molto questa cosa, mi rendo contento. Secondo me quest’anno abbiamo mandato un bel messaggio alla gente, abbiamo creato una rivalità un po’ diversa da quelle che c’erano prime e, secondo me, è stato un bello spettacolo dall’inizio alla fine, soprattutto nell’ultima parte della stagione. Si può essere aggressivi e si può lottare in pista senza farlo anche fuori. Secondo me è stato bello”.

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