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MotoGP, Acosta: “I commenti di Vinales sono stati positivi, sarà competitivo con la KTM”

“Ho girato un po’ con lui oggi ed è andato bene. I commenti di Enea non li ho ascoltati molto, visto che ha distrutto la moto. Io sono contento e in pace: sono felice di aver ritrovato le persone con cui sono cresciuto”

MotoGP: Acosta: “I commenti di Vinales sono stati positivi, sarà competitivo con la KTM”

Si è concluso con il nono tempo, a poco meno di otto decimi dalla vetta della classifica dei tempi, il primo test di Pedro Acosta da pilota ufficiale KTM. Una giornata positiva per il pilota spagnolo, che ha sfoggiato per la prima volta il numero 37 sulla sua RC16, completando un totale di 61 passaggi. 

“Ho lavorato tutto il giorno sull’aerodinamica provando quattro o cinque nuove carene sulla mia vecchia moto, mentre Binder si è concentrato più sull’elettronica. Sono contento perché siamo arrivati ad alcune conclusioni relative all’aerodinamica” ha detto Pedro a fine giornata, raccontando il lavoro svolto: Non abbiamo provato nulla per migliorare il grip, ci siamo concentrati più sull’anteriore, perché la moto impenna molto, il manubrio si muove tanto e a volte la moto fa un po’ la matta. Quale configurazione mi è piaciuta di più? Il problema è che mi è piacuta una cosa di una e una di un’altra. Abbiamo provato molte cose positive e molti dei piloti KTM hanno provato alcune specifiche che hanno apprezzato. I commenti andavano tutti nella stessa direzione e ne sono contento”. 

Parlando dei commenti dei due nuovi piloti Tech3 ha aggiunto: Quelli di Vinales sono stati molto positivi. Quelli di Bastianini, dopo essere caduto e aver distrutto la moto, non li ho ascoltati molto. Oggi ho girato un po’ con Maverick, perché dovevo fare dei test aerodinamici e avevo bisogno di qualcuno davanti che fosse veloce, e lui in quel momento era il più veloce della squadra dopo di me. Ha guidato bene e sarà competitivo”.

Il 20enne ha poi spiegato in che modo è migliorata la KTM con la nuova aerodinamica che ha provato oggi: “È un po’ più calma e questo è importante, perché la nostra moto si muove molto, lo si può vedere anche dalla TV, e così non è facile a livello di gomme e trazione. È importante anche avere nell’altro box due piloti provenienti da due diversi costruttori per avere idee diverse”.

Tra le novità provate oggi da Acosta non è mancato il nuovo pneumatico portato dalla Michelin.

“Non è male. Era più morbido - ha spiegato - All’inizio non è stato facile piegare, perché sembrava essere troppo morbido e sembrava di sentire più il cerchio sull’asfalto che lo pneumatico. Quando poi si è scaldato, andava abbastanza bene ed era molto meglio rispetto a quello che abbiamo provato a Misano. Sono contento anche di questo. Se mi piacerebbe che la Michelin lo introducesse nel 2025? Non lo faranno, comunque sarebbe difficile da dire dopo sette giri. Dovendo scegliere tra questo e l’altro, però sceglierei sicuramente questo. Anche se a me di solito piacciono le gomme standard”.

Completato questo test, il pilota KTM guarda con fiducia alla sosta invernale

“Sono felice e in pace - ha ammesso - È stato un anno duro e sono molto felice di essere tornato a casa, tornato dalle persone con cui sono più o meno cresciuto, gli uomini che conosco da quando avevo 15 anni, da quando sono qui nel Campionato del Mondo, senza aver incontrato nessun problema in tutta la giornata. Inserirmi nel team è stato facile”.

Cosa chiederebbe il due volte iridato alla Casa austriaca per Sepang? “Voglio più potenza. Più inserimento, una moto più calma, e del grip. Voglio tutto! - ha risposto sorridendo - Se migliorassimo la trazione e avessimo una moto un po’ più calma, sarei felice”.

Pedro ha poi concluso con un consiglio per i nuovi rookie della MotoGP, caduti tutti e tre nel corso della giornata: “Anch’io sono caduto in Curva 2 a Valencia, quindi è difficile da dire. Penso che il problema per loro sarà capire le gomme. Anche se, quando sono arrivato io la situazione era peggiore, perché in Moto2 correvamo con le Dunlop, che erano dure come la pietra. Le curve 2, 5 e 10 qui sono difficili per via della temperatura degli pneumatici, sulla quale si può intervenire con diversi aspetti. Quindi è normale che siano caduti. È un processo di apprendimento”. 

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