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MotoGP, Dall'Igna: "Quello che ha fatto Marquez con la Ducati GP23 è inspiegabile"

"Il sistema ci ha messo troppi paletti, tutti volevano che perdessimo un team. Nessun rimpianto per aver scelto Marquez, impossibile tenere Martin. La sconfitta di Bagnaia? Un campione deve sapere anche perdere"  

MotoGP: Dall'Igna:

Il Generale Gigi ha vinto un'altra battaglia, anche se con la truppa che forse non si aspettava, Bagnaia è uscito sconfitto dalla lotta contro Martin. Dall'Igna sa di avere dominato la stagione (basti pensare alle 19 vittorie Ducati sui 20 GP), ma anche di avere perso il campione del mondo, che porterà il numero 1 sull'Aprilia. Ieri è stata una domenica differente da quelle che avevano chiuso le scorse due stagioni. “Sicuramente è stata una giornata diversa rispetto a quando aveva vinto Pecco, più che altro perché ha vinto un pilota che il giorno dopo avrebbe preso un’altra strada. La sensazione di diversità penso dettata soprattutto da quello”.

Ieri eri più triste o allegro?
Come si fa a essere tristi dopo una stagione come questa? Se uno lo fosse, dovrebbe essere rinchiuso (ride). Credo che ci siano tante persone in questo paddock che abbiano più pensieri e preoccupazioni degli uomini di Ducati”.

Non hai ti importa che sia stato un pilota del tuo team a perdere?
È stata comunque una stagione strepitosa e il team rosso è quello che si è giocato fino alla fine gli ultimi quattro Mondiali, vincendone due. La consistenza c’è, la vittoria è importante per le persone, per me, per Pecco, per gli uomini che gli stanno attorno, ma per i marchi e gli sponsor credo che restare competitivi e protagonisti nel tempo sia la cosa più importante. Questo lo stiamo facendo bene”.

C’è un rimpianto per non avere tenuto Martin?
“Quando abbiamo fatto la scelta, evidentemente abbiamo pensato alla possibilità che alla fine dell’anno il campione del mondo avrebbe potuto essere Martin. Rimpianti non ce ne sono perché avevamo preso in considerazione questa situazione e sapevamo che l’avremmo dovuta accettare. Come ho sempre detto, il mio obiettivo era quello di tenere tre piloti, compreso quindi Martin. Semplicemente, quando ho capito che i paletti che il sistema aveva messo erano troppi ed era impossibile riuscirci, ho dovuto prendere una scelta e sono ancora convinto della mia decisione”.

A cosa ti riferisci quando parli del sistema?
Nel senso che tutti volevano che perdessimo un team. Mi riferisco a tutte le costrizioni che erano state messe non da Ducati”.

Come commenti la tendenza all’errore che ha compromesso la stagione di Bagnaia?
Io penso che la cosa più difficile da trovare per un pilota sia la velocità e Pecco ha dimostrato di averla perché ha vinto 11 GP. Ha fatto qualche errore, ma sono tutte cose che possono essere messe a posto ragionandoci un po’ su. Credo che Pecco possa guardare al 2025 serenamente”.

Ti ha sorpreso come Bagnaia ha reagito alla sconfitta?
Un campione deve sapere anche perdere e Pecco è un campione. Nella vita qualche volta si vince e qualche volta si perde, l’importante è essere protagonisti e un pilota che ha vinto 11 gare lo è. Ha fatto cose meravigliose e credo abbia emozionato tutti i nostri tifosi”.

In tanti pensavano che Ducati non lasciasse vincere un Mondiale a un suo team satellite.
Questa dovrebbe essere la normalità. Il motociclismo è uno sport e dobbiamo essere sportivi, dare a tutti i nostri piloti la possibilità di vincere ed è quello che abbiamo fatto. Abbiamo sempre mantenuto la nostra parola”.

Ti aspettavi questa differenza tra la GP23 e la GP24?
Lo avevo già detto a inizio anno che i numeri sulla carta parlavano di un passo avanti importante e che avremmo rischiato di più col nuovo modello perché mi aspettavo che gli altri costruttori, soprattutto quelli che disponevano delle concessioni, durante la stagione avrebbero avuto la possibilità di fare dei passi in avanti importanti. La GP23, durante l’anno, ha avuto degli aggiornamenti per tutti i piloti, ma di poco conto”.

Fra la GP24 e la GP25 ci sarà la stessa differenza?
No, a oggi mi aspetto un passo in avanti un po’ più piccolo. La moto attuale è molto alto e non penso sia necessario prendersi troppi rischi. Credo che dobbiamo migliorare la velocità massima in rettilineo e mi piacerebbe fare lo stesso con la velocità a centro curva”.

Tornando alla GP23, come ha fatto Marquez a fare quella differenza rispetto agli altri piloti che la guidavano?
Non è difficile da spiegare, semplicemente non posso spiegarlo (ride). Devo essere onesto”.

Cosa troverà Marquez domani nel box?
Marc troverà lo stesso clima che hanno trovato i piloti che lo hanno preceduto. Abbiamo una bozza di piano di lavoro che potrebbe cambiare. Avrà principalmente la GP23 e la GP25, o meglio l’embrione della GP25 perché è una moto che potrebbe avere sviluppi diversi. Per adesso non prevediamo di fargli provare la GP24, ma a seconda delle esigenze potremmo cambiare il nostro programma”.

Da ingegnere cosa ti aspetti da lui?
Abbiamo lavorato con Marc per un anno, ci conosciamo a vicenda e non mi aspetto di avere grossi problemi nei test di domani”.

Avere due moto in meno il prossimo anno influenzerà le prestazioni?
Penso di no, ma soprattutto credo che le altre Case avranno migliori piloti. Aprilia ha raddoppiato nel recente passato le sue moto, ma i risultati sono stati più o meno gli stessi. Avere 6 piloti invece di 8 non sarà un vero problema per noi, lo sarà invece che Martin ed Enea correranno per altre Case”.

Perché ha deciso di diminuire il numero delle moto ufficiali da 4 a 3?
“Perché è la migliore soluzione dal punto di vista economico e da quello tecnico non c’è vantaggio averne una in più”.

Cosa ci puoi dire della nuova moto per il 2027?
Ci stiamo lavorando, abbiamo delle nuove idee. È difficile dire quando la vedremo in pista, sicuramente durante il prossimo anno”.

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