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MotoGP, Romagnoli: “Martin ha preso male la scelta di Ducati, ma è stata una liberazione”

“Quella situazione di incertezza riguardo la sella del team factory lo disturbava, ma alla fine gli ha dato la motivazione. Forse quest’anno non avrà vinto tante gare, ma ha gestito e tutto ciò ha fatto la differenza”

MotoGP: Romagnoli: “Martin ha preso male la scelta di Ducati, ma è stata una liberazione”

Jorge Martin è Campione del Mondo e tra gli artefici del successo c’è sicuramente Daniele Romagnoli. Il suo capotecnico lo ha seguito passo dopo passo in questi anni, aiutandolo a realizzare il sogno di diventare iridato.

Per questo 'Radar' - il suo soprannome - ha mostrato una grande gioia per questo risultato maturato dopo il ko dello scorso anno a Valencia.

“Lo scorso anno siamo stati forti, ma purtroppo non abbiamo vinto il titolo – ha detto l’ingegnere a Sky – forse quest’anno non abbiamo vinto tante gara, ma abbiamo gestito questo Campionato e alla fine ha fatto la differenza”.

Qual è la prima immagine che hai di Martin?
“Fin dai primi test in Malesia e Qatar l’ho visto diverso rispetto agli altri piloti. Lui era molto giovane, ma al tempo stesso veloce nell’apprendere. Abbiamo fatto dei podi il primo anno e poi è arrivata la vittoria, un qualcosa di veramente straordinario. Dentro di me lo sapevo che un giorno sarebbe riuscito a diventare Campione del Mondo”.

Come ha vissuto la mancata promozione nel team Factory?
“L’ha presa male, esattamente come due anni fa. Quella situazione di incertezza lo disturbava, ma una volta liberato da quel peso ha trovato una grande motivazione nel prefissarsi di vincere il Mondiale e così è stato”.

Oggi, come altre volte nel corso della stagione, avete scelto una strada diversa rispetto al team Factory.
“Abbiamo optato per una scelta conservativa, puntando sulla posteriore media per essere più sicuri, in modo di arrivare fino in fondo alla gara e non avere sorprese come lo scorso anno in Australia. A volte siamo andati controcorrente rispetto alla squadra Factory, ma ha pagato”.

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