Malgrado Luca Marini abbia terminato il campionato in ventiduesima piazza, seguito solamente da coloro che hanno partecipato come wild card, ha dichiarato di essere rimasto estremamente soddisfatto della sua prima esperienza con la Honda. Un’affermazione che potrebbe sembrare eccessiva se non motivata da una considerazione.
“Il bilancio dell’annata se si pensa da dove siamo partiti è estremamente positivo. Avrei voluto finire più avanti, ma mi sono accorto da subito che sarebbe stato difficile. Ci sono stati miglioramenti e i tecnici hanno lavorato molto duramente, per cui la moto ha fatto un grande passo avanti. Quattro, cinque decimi li abbiamo recuperati, ma ce ne mancano altrettanti, speriamo per l’inizio del 2025 o durante l’anno. Le cose stanno cambiando in fabbrica e tutti si stanno dando da fare come noi piloti che abbiamo fornito le informazioni le indicazioni ai tecnici", ha dichiarato dopo aver tagliato il traguardo del GP del Monmtelo in sedicesima piazza.
Già nei prossimi giorni si tornerà in pista. "Dopo questo test ne avremo un altro a Jerez, non so quali novità verranno portate, ma saranno cruciali per avere un primo riscontro della moto nuova o comunque delle nuove parti. Provare su due piste differenti è un'opportunità".
Il fresco ha dato una mano per quanto riguarda l'usura gomme. "Le temperature ci hanno consentito di utilizzare quella più morbida e allo stesso tempo avevamo a disposizione tre opzioni anziché due. Va detto che la Ducati è l’unica in grado di utilizzare la mescola più soffice. Ha più grip ed essendo forte in frenata e inserimento riesce a gestirla lungo i 24 giri, mentre noi siamo costretti a dare tutto anche in uscita e non possiamo permetterci di amministrare. In ogni caso tra la media e la dura ha comunque funzionato meglio quest’ultima", ha affermato.
Passando all'iride appena ottenuto da Martin, il marchigiano è stato abbastanza duro. "Non me l’aspettavo però sicuramente arrivare all’ultima gara con tanti punti di vantaggio rende difficile il recupero. Peccato per Bagnaia perché ha vinto tantissimo. Purtroppo nella Sprint di Barcellona a maggio si è steso all’ultimo giro, senza quella caduta avrebbe conquistato lui il Mondiale. Ad ogni modo se pensi a dove hai lasciato dei punti è peggio, meglio concentrarsi sul 2025 quando avrà la chance di dimostrare di essere tra i piu grandi della storia se riuscisse a battere Marquez, cosa che gli auguro. E’ un momento brutto da vivere questo per lui perché pur avendo fatto sue undici Gran Premi, la gente si ricorderà del successo di Jorge".
Alla domanda se andrebbe modificato il punteggio, il pilota HRC ha commentato: "No, perché da quando sono state introdotte le Sprint Race può succedere quello che è avvenuto quest'anno. Se non ci fossero state Pecco avrebbe avuto la meglio. Chi riesce a sfruttare le gare del sabato è avvantaggiato perché portano un sacco di punti e Martin è forse il migliore in questo, essendo esplosivo, molto forte in qualifica e riuscendo a fare molto bene i primi giri. Le Sprint Race hanno modificato tutto e bisogna adattarsi”.