Sembravano esserci le premesse per fare qualcosa di meglio ed invece le due Yamaha hanno chiuso la Sprint Race di Barcellona fuori dalla top 9 e con le solite problematiche che hanno reso loro impossibile battagliare per piazzamenti migliori.
Decimo alla banderia a scacchi, Fabio Quartararo non ha comunque recriminato il punto mancato non essendo riuscito a muoversi dalla posizione di partenza. "Non avrebbe cambiato nulla ottenerlo. Avevamo il passo per essere maggiormente veloci, ma sono rimasto bloccato e sfortunatamente non sono riuscito a superare. Il potenziale era buono, ma mi sono mancati il grip e la potenza per stare con gli altri. Rispetto a maggio le sensazioni sono state migliori? Sì un po’. E' stato bello vedere Marquez vicino anche se per via del problema avuto alla curva 3. Purtroppo non sono stato in grado di compiere sorpassi perché quella su Bezzecchi non è stata una manovra vera e propria. Ho rischiato tutto non sapendo neppure se lo avrei toccato o no. È difficile perché siamo lenti e in termini di aderenza è ancora peggio. Ci stiamo lavorando, ma questa pista è molto esigente sotto questi due aspetti", ha analizzato il francese.
Se la corsa del pilota di Nizza non è stata movimenta, il compagno di box Alex Rins non è andato oltre la sedicesima piazza. "Al via ho recuperato sei posizioni e mi sentivo competitivo, poi però quando sono arrivato a Marini mi sono trovato con le gomme alla frutta. Ho provato a passarlo, sono stato un giro davanti a lui, però alla curva 1 sono andato lungo bloccando l’anteriore e non sono riuscito a fare molto di più. Nel complesso anche se fatichiamo specialmente in termini di trazione e sollevamento del posteriore, abbiamo trovato la strada tanto che sono riuscito a girare sull’1’40 basso o sull’1’39 alto, quindi domani con un po’ di fortuna e partendo bene potremo collocarci tra la posizione 10 e la 13, in quanto dove la moto non arriva sto cercando di sopperire io", ha affermato lo spagnolo.
"Devo dire che in questo weekend non siamo finora stati in grado di proseguire nella progressione come avevamo fatto invece a Sepang nel confronto con gli altri costruttori. Al di là di ciò dobbiamo continuare a lavorare e a credere, quando si ha una brutta giornata e la moto non funziona al 100% il pilota deve dare qualcosa extra e noi stiamo facendo il nostro meglio. Facendo invece una comparazione con Fabio non siamo messi male. A livello di assetto sono un po’ perso e oggi al termine della corsa ho riportato al mio ingegnere le stesse cose del Qatar, ciò significa che non siamo riusciti a trovare quello più adeguato per me. Non riesco ad essere fluido e mi trovo a dover chiedere di piu alle gomme e a fare errori. Quando non si ha la moto in mano è peggio", ha concluso la sua riflessione.