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MotoGP, Michele Pirro: "È stato Dall'Igna a chiedermi di provare la GP23"

"Conoscevamo i suoi difetti già risolti sulla GP24, oggi l'anteriore mi ha messo in crisi. La Sprint? Avevo altri obiettivi, non ho più l'ambizione di fare il pilota ma mi sono divertito"

MotoGP: Michele Pirro:

Il mestiere del collaudatore ti porta a volte a percorrere sentieri strani. E' ciò che in sostanza ha pensato Michele Pirro quando Dall'Igna gli ha proposto di correre sulla GP23 dell'assente Di Giannantonio nel weekend di Barcellona. Una GP23 con problemi all'anteriore già risolti sulla GP24, il tutto a ridosso dei test di fine stagione in cui debutterà ufficialmente la GP25. Nella sua posizione di tester Michele Pirro ha quindi una posizione privilegiata nell'aver provato tutte e tre i modelli ed è l'uomo perfetto con cui parlare del prossimo sviluppo di Borgo Panigale.

"Sono arrivato alla prima curva e non vedevo nulla in mezzo a tutti i piloti - scherza Pirro al termine della Sprint - È stato interessante essere qui e provare la GP23 con queste gomme, quali sono i limiti, constatare le differenze con la GP24 e la GP25. Ho fatto la mia gara in gestione, per cercare di portare a casa delle informazioni importanti. E' chiaro che una moto come la GP23 con queste gomme aveva bisogno di qualcos'altro che le GP24 e le GP25 invece hanno".

Sei l'unico che può fare dei paragoni tra le tre moto. La differenza tra la GP23 e la GP24 l'abbiamo vista, la GP25 la vedremo martedì.
"La GP23 non era nata per queste gomme, oggi in pista ho notato che avevo difficoltà a gestire lo scivolamento in ingresso. I movimenti e le reazioni che hai sulla moto sono brusche e mettono spesso in crisi l'anteriore. Solitamente ti aspetti che il posteriore cali, mentre oggi sono andato in crisi per gestire l'anteriore, ero spesso al limite. La GP24 e la GP25 invece hanno ciò che serve per gestire quel problema. Quanto al motore sapevamo che va leggermente più piano, ma quando Gigi ha in testa delle cose... - scherza - se fa delle scelte ci sono sempre dei motivi validi. Quindi ben venga tornare su questa moto, anche se non mi dispiacerebbe provare anche quelle dei nostri avversari" - scherza ancora il collaudatore Ducati.

In gara hai battuto l'altro collaudatore e ti sei avvicinato ai piloti che hanno fatto tutta la stagione.
"Il mio obiettivo ovviamente non era la gara in sé, anche la pista non si addice molto alle mie caratteristiche. Non ho più l'ambizione di fare il pilota anche se mi sono divertito, l'obiettivo era di portare a casa informazioni e avere l'opportunità di provare sempre sensazioni nuove. Magari martedì ai test potrei ricordarmi di quell'1% in cui la GP23 ha qualcosa in più, anche se realisticamente non penso, quindi è stato comunque interessante fare questa prova".

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