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Bagnaia ha un piano infallibile per dimenticare la pressione in vista della Sprint di domani, in cui dovrà arrivare davanti a Martin per tenere aperto il campionato: “ho iniziato il Lego della Bat-Mobile, sono 1820 pezzi e sono a buon punto per finirlo” la rivelazione. Pecco sembra rilassato, consapevole di non avere nulla da perdere. L’unica possibilità è stare sempre davanti a tutti e sperare, esattamente quello che ha fatto oggi.
“Non mi è mai interessato essere primo il venerdì, l’importante è stare nei 10, ma fa piacere perché significa che abbiamo fatto bene - dice - Onestamente sono molto contento del lavoro di oggi, perché siamo partiti con l’assetto di maggio, ma la pista è diversa. A parte il freddo, è il grip a essere differente e abbiamo dovuto fare delle modifiche sulla moto che mi permettessero di essere più veloce. Abbiamo preso le decisioni giuste e sono anche contento del time attack, perché ho fatto il miglior tempo al primo giro e su questa pista non è l’ideale. Mi sento pronto per domani, anche se ho ancora qualcosa da fare, come provare la gomma dura davanti. Michelin ha fatto un bel lavoro portandoci tutte queste opzioni”.
Nelle parti alte della classifica ci sono nomi diversi dal solito.
“C’è bisogno che vadano tutti molto forte, sono contento che Bezzecchi sia davanti, un po’ meno che lo sia anche Espargarò (ride). Alla fine, penso che ognuno farà la sua gara e io proverò a vincere, è quello che devo fare adesso”.
Sembri rilassato.
“Alla fine ho imparato! Nel 2022 ero nella situazione più agevole in assoluto, perché arrivavo con 24 punti di vantaggio, mi sarebbe bastato arrivare 14° non essendoci la Sprint, e avevo comunque finito 9°, non avevo fatto il massimo. Quella gara mi era servita di lezione, l’anno scorso non avevo avuto particolari problemi e ora ancora meno. Arrivo con 24 punti di distacco, l’unica cosa che posso fare è vincere, un po’ come nel 2022 quando dovevo recuperare tutti quei punti da Quartararo. Essere obbligato a vincere ti mette in una condizione che ti fa essere più sereno, anche se sono un po’ geloso di Martin, vorrei essere al suo posto (ride)”.
Martin sta sentendo la pressione?
“Non sono come si senta, ma ha usato una strategia diversa. Solitamente cerca di portare avanti le gomme, oggi invece non l’ha fatto. Lo capisco, perché arrivare per la prima volta all’ultima gara con una reale possibilità di vincere il titolo ti mette in una condizione molto complicata. Sente la pressione per forza e a volte è difficile gestirla, però oggi è stato bravo perché ha fatto 5°, ha rischiato di due volte alla curva 5 ma è sempre stato in piedi”.
Quante possibilità pensi di avere per la vittoria finale?
“In questo mondo le percentuali non contano molto. Jorge deve sbagliare qualcosa perché io vinca il titolo”.
Sei partito in questo GP come sognavi?
“Quando inizio un fine settimana in questo modo sono contento, non solo oggi. Abbiamo fatto solo passi in avanti e tutto si sta mettendo per il meglio a livello di sensazioni con la moto”.
Hai lavorato in vista della Sprint?
“Ho girato molto con il serbatoio di capacità ridotta che usiamo nella Sprint e ho avvertito i soliti problemi, fatico a fermare la moto. Abbiamo provato a fare qualche modifica e siamo riusciti a migliorare, ma ho bisogno di qualcosa di più”.
L’unico intoppo è stata la caduta dopo la prova di partenza nelle FP1. Cosa è successo con Vinales?
“Penso che entrambi abbiamo fatto un errore. Io sono arrivato piano alla prima curva perché avevo una gomma posteriore molto usata e nella prova di partenza ha slittato molto, quindi non ho voluto tirare le marce al limitatore perché siamo al limite coi motori. Ho sentito arrivare Maverick da dietro, ma non mi sarei mai aspettato che si sarebbe messo all’esterno, sul cordolo, con la moto di traverso. Mi sono spaventato e ho perso l’anteriore”.
