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MotoGP, Marc Marquez: "Martin nervoso? mi ricorda le sensazioni del 2013 contro Lorenzo"

"Lottai contro un Lorenzo già affermato, ma avevo 20 anni. Martin ha più esperienza, la gestirà bene. Non l'ho visto nervoso, ma è più difficile guidare quando lotti per il titolo. Bagnaia? è molto forte, ha rischiato ed è stato veloce. Barcellona? vedo il podio difficile ma il passo c'è"

MotoGP: Marc Marquez:

Barcellona è sempre stato un circuito difficile da affrontare per Marc Marquez, che oltre a combattere con un po' di influenza nel venerdì dell'ultimo weekend di campionato ha sofferto ancora di più a causa delle condizioni difficili del tracciato, ben diverse da quelle affrontate a Maggio. Ottavo al termine della prima giornata di libere dietro alla GP23 del fratello, lo spagnolo ha già dimostrato in passato, anche nella stessa Barcellona, di saper reagire in gara arrivando fin sul podio. "Sarà difficile conquistare un podio" ammette però stavolta mostrandosi più cauto sulle proprie aspettative, anche se sul passo gara il discorso sembra più promettente.

Sullo sfondo, è chiaro, domina la sfida tra Martin e Bagnaia per il titolo. Appena undici anni fa, era il 2013, un giovane Marc Marquez lottava contro un già affermato Jorge Lorenzo. Il paragone però è difficile a detta di Marc, "Martin ha più esperienza in MotoGP, io avevo solo 20 anni, lui saprà gestirla bene", commenta poi su chi puntava il dito sui nervosismi di Jorge Martin.

"Non è stata una sorpresa - esordisce Marc Marquez - come sempre ogni volta che si corre qui a Barcellona ho più difficoltà del solito e ci tocca soffrire. Ora ho davanti a me un bel po' di lavoro per cercare di migliorare. L'unica nota positiva della giornata è l'aver centrato la Q2 e l'esser migliorati rispetto alla sessione di stamattina, nell'ultimo parziale ho perso moltissimo ma abbiamo già una spiegazione. Domani cercherò di fare un altro passo avanti, l'obiettivo sarà di stare nelle prime cinque posizioni perchè credo che conquistare un podio in questo GP sarà veramente difficile".

Le condizioni difficili sono uno svantaggio ulteriore o potrebbero esserti d'aiuto?
"Le condizioni in pista oggi erano davvero strane, ma è stato così per tutti. Per me è stato peggio che quando abbiamo corso qui a Maggio. Le sensazioni sono peggiori ed è difficile capire dove sia il limite, è facile rischiare di perdere l'anteriore. Se spingi troppo rischi di distruggere le gomme, nonostante le temperature più basse, quindi tutto è più complicato. Michelin però è stata previdente, ha fatto un buon lavoro ed ha portato molte opzioni di gomme, ora dovremo capire quale sarà la migliore".

Con le stesse difficoltà che hai avuto a Maggio, nel weekend di gara hai ottenuto dei podi ed ora hai ancora più esperienza sulla Ducati. Sei sorpreso di avere queste sensazioni sulla moto?
"Non sono sorpreso perchè anche se l'adattamento c'è stato, da un giorno all'altro possono cambiare le condizioni in pista ed un pilota è più veloce di un altro. Quindi tutto dipende dalle sensazioni che hai sulla moto, dallo stile di guida. Qui a Barcellona con le temperature più fredde sto faticando un po' di più ma in termini di passo come a Maggio non sono così lontano. Le mie sensazioni sono migliori con le gomme usate. Nella scorsa gara sono partito 14°, qui (nella peggiore delle ipotesi ndr) partirò 12°, quindi questo sarebbe già un passo avanti".

Durante la prima sessione di libere hai avuto modo di vedere il contatto tra Acosta e Augusto Fernandez.
"E' stata una situazione pericolosa, ma più che altro sfortunata perchè è successo nelle FP1. Credo sia stata colpa di Augusto perchè Acosta non aveva modo di vederlo. Però sono compagni di squadra quindi non penso ci saranno problemi. Stamattina è stata una sessione strana nel complesso, tutti andavano abbastanza lenti, Pirro è caduto al primo giro, Augusto ha cercato di passare all'esterno, ma essendo compagni di squadra per fortuna nessun casino".

Martin è sembrato molto nervoso, è quasi caduto alla cinque, è tornato ai box e si sbracciava. E' normale, sta lottando per il titolo. Ricordi quando ti sei trovato tu nella sua posizione per la prima volta, che consigli gli daresti?
"Sinceramente Martin non mi sembra affatto nervoso, credo sia stato l'unico pilota a provare tutte le gomme. E' chiaro che stia cercando i limiti, ed è meglio cercarli durante le sessioni di pratica. E' chiaro che è più difficile guidare quando sai che tra 24 giri di gara potresti vincere il titolo. Specialmente nella sua posizione, quando puoi solo perderlo mentre Pecco può soltanto vincerlo. Ricordo quelle sensazioni nel 2013 lottando contro Lorenzo che era già quattro volte campione del mondo, due volte in MotoGP. Non fu facile, avevo 20 anni. Credo che Martin abbia più esperienza in MotoGP e possa gestire bene questa pressione".

Come ti è sembrato invece Bagnaia?
"Ho visto un Bagnaia molto forte, che ha fatto quello che deve fare, cioè rischiare, andare veloce, condurre le sessioni, che è ciò che ha fatto".

Avere queste difficoltà qui a Barcellona potrebbe essere un problema anche nei test di martedì?
"Per me provare dei pezzi nuovi, o in questo caso una mota nuova, su un circuiti difficile può essere una cosa molto positiva. Ti permette di sentire meglio la differenza se c'è, in meglio o in peggio. Quando invece si gira su un circuito in cui si è già veloci, le sensazioni positive possono ingannare. Quindi sarà positivo fare i test qui a Barcellona, anche se è chiaro che mi diverto molto di più su altri circuiti".

Oggi ci sono state due GP23 che sono andate veloci, quella di tuo fratello Alex e quella di Bezzecchi.
"Mio fratello è sempre stato competitivo qui a Barcellona. In alcune gare è andato molto bene. In Malesia ha chiuso 4°. Bezzecchi invece è molto veloce in circostanze particolari, come in questo fine settimana, e quando fa freddo o c'è poca aderenza al posteriore può andare molto forte. Anche lui è uno dei miei riferimenti. Logicamente, se si ha la stessa moto, si può confrontare in modo molto più preciso quello che succede".

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