Come per diversi piloti attualmente impegnati in MotoGP anche per Maverick Vinales Barcellona sarà l'ultimo ballo con la sua attuale squadra. Da martedì prossimo vestirà i colori KTM, ma per il weekend in arrivo lo spagnolo ha confidato di avere ancora delle ambizioni a partire da quella per la classifica generale dove punta a confermarsi il migliore degli Aprilia.
"In questa squadra ho conosciuto persone calde e appassionate, a livello tecnico però, ci sono cose che non hanno funzionato specialmente quest’anno, comunque dobbiamo essere contenti. Anche in questo periodo in cui c'è un costruttore che è nettamente superiore siamo riusciti ad ottenere buoni risultati e talvolta a partire dalla prima fila. Non vedo l’ora di affrontare quest’ultima corsa. Alla luce del pacchetto a disposizione negli appuntamenti asiatici, credo che potremo fare bene".
Il rammarico per ciò che poteva essere e non è stato è tanto. "Al termine del 2023 a Valencia avevo chiesto al team qualcosa per migliorare le partenze e di tenere la stessa moto perché mi piaceva,invece a Sepang ho capito che era un’altra storia. Questo è ciò che rimpiango. Sarebbe bastato solo un po’ di downforce in più, magari non per lottare con Ducati, ma di sicuro per inserirci nella top 4. Ci siamo spinti troppo oltre? Non lo so. Quando l’abbiamo scoperto era ormai troppo tardi. La RS-GP 24 non era ciò che volevo, ho dovuto guidare tutto l’anno con una moto che non mi piaceva. Mi hanno stupito soprattutto Portimao e Austin, lì non so come ho fatto ad essere tanto competitivo, successivamente mi è ricapitato di esserlo, ma non come su quelle due piste", ha affermato.
Nel precedente passaggio al Montmelo anche i Trackhouse erano andati bene in particolare Raul Fernandez che in quel frangente era ancora sulla moto vecchia. "La RS-GP23 andava bene su tracciati come Barcellona, Assen e Silverstone cercheremo di prendere il massimo. Per quato ci riguarda noi ufficiali abbiamo avuto problemi con il freno motore che si è rivelato il nostro tallone d’Achille per tutta la stagione, ma sono fiducioso. E’ sempre un test quando si torna su un circuito due volte nel corso dell’anno e noi di soli la seconda volta siamo più veloci. Personalmente ci tengo a finire bene, se riuscissimo a fare meglio della KTM sarei contento. Per il futuro? Ho buone sensazioni", ha proseguito ottimista a tutto campo.
Il divario prestazione con Ducati è stato sempre evidente. "E' dura vedere che una moto ti dà un secondo e tu sei al gancio. Alla fine però si è focalizzati su ciò che si ha. Personalmente sono soddisfatto perché sono stato più competitivo di altri colleghi di marca e in diverse piste sono riuscito a portare la moto al limite. Le Desmosedici sono lontane, ma la mentalità deve essere quella di voler lottare davanti. Giocheremo un ruolo nel duello Bagnaia- Martin? Non credo".
Infine al 29enne è stata posta una domanda sulla KTM con cui vinse il campionato nel 2013 che ha appena messo all'asta a favore della popolazione di Valencia. "Se non ci aiutiamo gli uni con gli altri, chi lo fa? Da qualche anno ho imparato ad essere meno attaccato ai beni materiali. Si tratta di una moto speciale per me, con cui ho vinto il titolo, ma adesso ci sono persone che hanno bisogno di aiuto. Alcuni amici si sono recati sul posto per dare una mano e dicono che la situazione è molto brutta. Se un tifoso fosse disposto a pagare molto cara la moto per aiutare queste persone ne sarei più che felice. Ciò che ho fatto mi ritornerà indietro in un’altra maniera", ha chiosato con filosofia.