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MotoGP, Pecco Bagnaia: "Non farò nulla per compromettere la gara di Martin"

"Darò solo il mio massimo, sapendo che non potrebbe bastare. L'obiettivo è tenere il campionato aperto fino a domenica. Alla pressione non si può sfuggire e avrà un suo ruolo"

MotoGP: Pecco Bagnaia:

Bagnaia e Martin sono sul palco, fra di loro la coppa dei campioni del mondo della MotoGP su cui uno dei due scriverà il proprio questo fine settimana. I favori del pronostico solo logicamente per lo spagnolo, che può contare su 24 punti di vantaggio con 37 ancora da assegnare. “So che questa volta fare il mio massimo potrebbe non bastare” il riassunto di Pecco. A Barcellona deve vincere e sperare in un errore dell’avversario, non c’è praticamente altro modo per non togliere il numero 1 dalla sua Ducati.

Per prima cosa, voglio dire che sono contento di correre per aiutare Valencia - inizia Bagnaia - Per quanto riguarda questo GP, so chiaramente che sarà difficile riuscire a guadagnare 24 punti, quindi il mio obiettivo è dare il massimo, vincere entrambe le gare e provare a tenere aperta la lotta per il titolo fino a domenica, poi vedremo cosa succederà”.

Barcellona è una pista amica.
Ho sempre adorato correre Valencia, è la pista della gran finale, ma in termini di layout preferisco il Montmelò, ha più curve a destra, bisogna sapere gestire le gomme. Lo prenderò come un vantaggio, ma quando abbiamo corso qui a maggio io e Jorge eravamo di un altro livello, forse questa volta potrebbe mettersi qualcuno fra di noi. Martin potrà gestire, gli basterebbe arrivare due volte 7° per vincere il titolo, però la pressione gioca sempre un suo ruolo, quindi aspettiamo domenica”.

Pensi a una strategia per fare inserire qualcuno fra di voi?
Non farò mai nulla per compromettere il risultato di un altro pilota, cercherò solamente di divertirmi e di vincere. Certo, Jorge ha un livello che gli può garantire il titolo, perché anche se dovesse rallentare un po’ difficilmente non sarebbe su podio, ma io non cercherò di causare nessuna situazione strana. So che Martin potrà contare sull’aiuto di alcuni piloti, come Aleix, e io su quelli dell’Academy, ma restano quei 24 punti di vantaggio”.

Se riuscissi a vincerlo, che titolo sarebbe?
È difficile comparare i Mondiali fra di loro. Nel 2022 ero a 91 punti di svantaggio, ma il mio avversario era in un chiaro svantaggio tecnico. Il secondo è stato più facile, ma la caduta di Barcellona mi aveva rallentato un po’ e Jorge ne aveva approfittato, ci ho messo un po’ di gare a ritrovare la mia velocità. Quest’anno ho fatto tantissimi errori, sono stato anche sfortunato, come a Le Mans, e per 3 volte altri piloti mi hanno fatto cadere. Jorge ha sbagliato meno, a volte ha accettato un 2° posto, e questo ha fatto la differenza, come il vantaggio di punti accumulato nelle Sprint. Se dovessi vincere io domenica, sarà perché io avrò fatto un gran lavoro, ma anche perché lui ha sbagliato”.

Un anno fa eri tu quello in vantaggio all’ultimo GP.
Ora mi sento molto più libero, alla fine devo fare solo quello che mi riesce meglio: divertirmi e vincere. Nel 2022, all’ultima gara, ero spaventato, infatti la finii 9°, al di sotto del mio potenziale. Lo scorso anno ero più calmo, ma quando mi sono ritrovato in gara ero nervoso, solo dopo l’errore di Jorge alla prima curva era diventato tutto più facile. Alla fine non puoi scappare dalla pressione ed è difficile conviverci, ma Martin può godersi questo fine settimana dopo avere fatto una fantastica stagione. Io, questa volta, so che dare il mio massimo potrebbe non essere abbastanza”.

La vostra rivalità si è confermata.
Mi ricorda il passato, quando guardavo la MotoGP in tv: c’era Valentino contro Biaggi, Gibernau, Stoner, poi Pedrosa contro Lorenzo e Marquez contro tutti. A me piace la rivalità e soprattutto è bello che la nostra relazione sia basata sul rispetto, fra me e Jorge c’è sempre correttezza”.

Chi si meriterebbe di più questo titolo?
Entrambi per quello che abbiamo fatto. Io ho commessi tanti errori e per diventare campione devi essere più costante, come è stato Jorge. A livello di risultati, però, io ho fatto un migliore lavoro: ho vinto 10 GP e 6 Sprint. Può sembrare strano, ma se Martin vincesse il titolo sarò contento per lui, perché ci conosciamo da tanto tempo”.

Niente giochi mentali fra di voi?
Con me non funzionano e nemmeno con Jorge, sarebbero una perdita di tempo, quindi non li farò. Potrei, se fossi davanti, non spingere per fare rientrare gli altri, ma non attuerò nemmeno quella strategia”.

Quale sarà la chiave di questo fine settimana?
Ce ne saranno molti: corriamo in un pista complicato, farà freddo, avremo più gomme del solito e molto piloti saranno veloci, come quelli Aprilia e KTM. Un piccolo errore può farti perdere molti punti, come è successo a me nella Sprint in Malesia. In MotoGP è molto facile sia vincere sia perdere.

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