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MotoGP, Morbidelli: “L’obiettivo per il 2025 è cercare di essere il riferimento”

“Tornando a Barcellona, sarà interessante vedere quanto sono migliorato. Quest’anno ho recuperato bene dall’infortunio a Portimao, ma non abbastanza da essere sempre al livello di Bagnaia e Martin”

MotoGP: Morbidelli: “L’obiettivo per il 2025 è cercare di essere il riferimento”

Il gran finale della stagione, in scena questo fine settimana a Barcellona, non rappresenterà soltanto l’ultima gara con Ducati del team Pramac Racing, ma anche l’ultima di Franco Morbidelli con la squadra di Paolo Campinoti. Completata questa annata d’esordio sulla Desmosedici, il pilota italo-brasiliano continuerà la sua avventura in Ducati nel 2025, difendendo i colori del team VR46. Con il quale spera di continuare la crescita compiuta nel corso di questo 2024, fortemente condizionato dall’infortunio rimediato durante l’inverno in un allenamento a Portimao.

“Un infortunio alla testa è una cosa delicata. Non ho nulla. Nel senso che non ho rotto nulla e non ho riportato danni permanenti al cervello. Da questo punto di vista sto bene” ha precisato Morbidelli, incalzato sul fatto di patire ancora gli effetti della caduta in Portogallo sia in termini di salute che di competitività.Abbiamo recuperato molto bene, ma non completamente. Voglio dire che non abbiamo raggiunto il livello di Bagnaia e Martin, ad eccezione della prima gara a Misano. Lì eravamo al loro livello, ma per il resto siamo stati più o meno vicini, tra il terzo e il sesto posto, nel peggiore dei casi, ma, a parte a Misano 1 e in alcune sessioni, non siamo mai stati il riferimento quest’anno - ha continuato - L’obiettivo per l’anno prossimo, quindi, è quello di fare un passo avanti e di cercare di essere il riferimento”.

Benché tornare sul tracciato del Montmeló non possa dirsi particolarmente d’aiuto per Franky nel confronto con i suoi avversari, sarà comunque un buon termometro dei progressi compiuti nell’arco della stagione.

“Se mi sarà d’aiuto tornare a Barcellona? Non proprio. Sarà uguale per tutti e le condizioni saranno completamente diverse. Per noi non ci sarà alcuna differenza rispetto a tutti gli altri - ha osservato - Sarà interessante vedere quanto sono migliorato. Quella qui è stata una delle prime volte insieme a Le Mans in cui ho cominciato ad essere davvero veloce, soprattutto in gara. Ero in lotta per il podio quando sono caduto, però le partenze e la posizione in griglia non erano buone e mi mancavano alcune cose. Quindi, sarà interessante vedere quanto siamo riusciti a progredire quest’anno”.

Al di là dei verdetti che saranno emessi dalla pista catalana, il 2024 resterà comunque un anno da ricordare per il team Pramac Racing, che si appresta a diventare, insieme a Jorge Martin, la prima squadra satellite a vincere il titolo piloti nell’era moderna della MotoGP. Un lavoro, quello compiuto dalla squadra di Campionoti, che è stato adeguatamente apprezzato dall’esterno?

“Non saprei. Non parlo con molte persone, non ho indicazioni in merito. Mi dispiace. Ho una vita molto noiosa”, ha risposto il 29enne.

Volgendo un po’ più lo sguardo verso la lotta al titolo, Morbidelli ha poi detto la sua sul modo in cui Bagnaia ha incarnato i valori di Campione del Mondo nelle ultime stagioni.

“Ha portato a un livello molto alto l’impegno e la professionalità - ha affermato - La sua dedizione, la sua professionalità e il suo approccio alle gare e al motociclismo sono state diverse. Queste sono alcune delle sue principali qualità, aspetti che gli hanno permesso di fare la differenza rispetto a tutti gli altri in queste ultime tre stagioni”.

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