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SBK, Vierge: “In Honda seguiamo ancora oggi la direzione tracciata da Bautista”

VIDEO - “Il 2024 non è stato facile, ma abbiamo capito la strada da seguire, chiudendo la stagione con una buona base. L’arrivo di Espargaró porterà tantissimo alla Honda e spero aiuti anche noi”

SBK, Vierge: “In Honda seguiamo ancora oggi la direzione tracciata da Bautista”
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Xavi Vierge e il team HRC guardano con fiducia alla prossima stagione del Mondiale Superbike, forti dei passi avanti compiuti negli ultimi round del 2024. Progressi di cui abbiamo discusso con il pilota Honda presso lo stand della Casa di Tokyo all’EICMA. In una chiacchierata in cui Vierge ci ha parlato, tra le varie cose, anche degli obiettivi per il 2025, dell’ingresso in Honda di Aleix Espargaró e delle novità portate a Milano dal costruttore nipponico. Tra cui spicca il nuovo motore V3. 

“Penso sia un bel passo avanti verso il futuro il fatto di coniugare tutte le novità dell’elettrico con un motore a combustione, anche perché a me perlomeno fa paura l’idea di perdere la combustione - ha ammesso il pilota spagnolo - Capire come portare la nuova tecnologia su questa base darà l’opportunità in futuro di produrre delle cose incredibili come questa che ha realizzato Honda”.

Parlando di futuro, c’è tanta attesa per il prossimo anno dopo il bel lavoro fatto dalla Honda in questo 2024. 
“Non è stato un anno facile. Specialmente le prime gare sono state molto difficili, perché la moto era totalmente nuova e ci è mancato il tempo per capire la direzione giusta. Stiamo lavorando tantissimo e da metà campionato fino alla fine, abbiamo fatto un bel passo avanti. Abbiamo capito la strada da seguire e con dei piccoli cambiamenti siamo riusciti ad andare più veloce e a battagliare con i primi, che è il nostro obiettivo. Spero che questo inverno avremo più tempo per fare un altro passo avanti e lottare fino alla fine”.

Che obiettivo vi siete prefissati per il 2025?
“Abbiamo fatto tanti cambiamenti, noi e la Honda stiamo lavorando tantissimo e abbiamo terminato la stagione con una buona base. Siamo competitivi adesso e così è più facile fare un ulteriore passo avanti. Quindi, l’obiettivo è quello di mettere a punto ciò che abbiamo capito questa stagione per partire con una base più competitiva. Un bell’obiettivo potrebbe essere quello di cercare di essere in lotta per la Top 5 e poi il passo successivo sarà lottare per la vittoria”.

Arrivando dalla Moto2, che impatto avevi avuto salendo sulla Honda per la prima volta?
“Per chi arriva da un altro campionato, come me e Iker, è positivo salire su una SBK senza averne mai provata un’altra, perché dai il massimo con la moto che hai. Il primo anno il livello non era male. Era meglio di quello che tutti ci aspettavamo. Il problema è stato che il livello del campionato è poi cresciuto tantissimo e nel successivo anno e mezzo noi non siamo riusciti a trovare la strada giusta da seguire. Soprattutto quest’anno. Con i tempi che facevamo allora, saremmo stati in lotta per la vittoria. Comunque adesso abbiamo trovato la strada giusta, stiamo andando forte, ci siamo avvicinati ai piloti di vertice e speriamo di chiudere il gap”.

Honda ha investito su Aleix Espargaró per portare avanti lo sviluppo in MotoGP dal 2025. Ti piacerebbe che venisse coinvolto anche nel discorso SBK?
Più piloti significano più informazioni, quindi penso che l’arrivo di Aleix possa aiutare anche noi. È un pilota con tantissima esperienza, che ha dimostrato di essere velocissimo e nel giro di alcuni anni è riuscito a portare una moto che non funzionava benissimo al livello di lottare per il titolo. Lui può sicuramente portarci tantissimo e spero aiuti anche noi”.

Ti ha sorpreso quello che ha fatto Toprak quest’anno con la BMW?
“Quello che ha fatto è stato incredibile. L’anno scorso BMW era partita male, poi però sono andati forte a fine stagione. Soprattutto con Gerloff, che era uno dei più veloci a fine gara. Quest’anno Toprak ha fatto sicuramente la differenza, ma hanno anche dimostrato di aver fatto un grandissimo passo avanti, perché anche van der Mark è stato in lotta per i podi e la vittoria. Toprak ha sicuramente aiutato, ma hanno fatto tutti un gran lavoro”.

Quando sei arrivato in Honda, hai iniziato a lavorare seguendo i dati di Bautista o hai tracciato una strada tutta tua?
“Io ed Iker eravamo due piloti giovani e con esperienza, ma non in questo campionato. Quindi, abbiamo iniziato a lavorare con una base normale e poi ci siamo spostati sulla strada che aveva tracciato Bautista, perché abbiamo capito che era quella giusta. Ancora oggi seguiamo un po’ la direzione portata avanti da Alvaro, perché ha dimostrato di essere velocissimo, vincendo sia prima che dopo. Abbiamo provato tantissime cose, stiamo lavorando sodo, e siamo certi che questa è la strada da seguire”.

Segui ancora la Moto2? Cosa ti aspetti da Huertas? 
“Chiaramente, da appassionato mi piace seguire le moto e tutta la MotoGP. Quest’anno è stato molto bello da vedere e la MotoGP non si è ancora conclusa. Penso che Huertas potrà fare molto bene, perché abbiamo visto che Navarro ha lottato per la vittoria in Malesia, da sostituto. Gli mancherà un po’ di tempo all’inizio, perché ci sono tante cose diverse, ma lui è al giusto livello”.

Cosa ci dici di Acosta?
Penso che quello che sta facendo sia incredibile. Specialmente con il livello attuale della MotoGP. Tanti anni fa, c’erano solo quattro o cinque team ufficiali, mentre adesso si può far bene anche con un team satellite, come dimostra Martin. Per questo è ancora più difficile arrivare in MotoGP e fare veramente bene come sta facendo Pedro. Adesso ci sono tantissime differenze tra la Moto2 e la MotoGP. Non soltanto a livello di potenza, peso e pneumatici. Ci sono tantissimi aspetti su cui lavorare, come capire l’aerodinamica e i vari dispositivi, ed è stato incredibile vederlo quasi in lotta per il podio già alla seconda gara”.

*intervista realizzata con DJi Osmo Pocket 3

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