Il fatto che Martin abbia un buon vantaggio in classifica su Bagnaia non lo rende immune da pericolosi imprevisti o colpi di scena, ecco perché il duello senza sconti andato in scena domenica scorsa a Sepang ha fatto agitare gli animi del box Prima Pramac e in particolare il manager della squadra Gino Borsoi, il quale non ha nascosto di aver vissuto la gara se non con le palpitazioni, poco ci manca.
Consapevole che al suo pilota mancano appena 14 punti per portare a casa il risultato della vita, il responsabile del muretto ha preferito glissare sull’argomento quando stuzzicato da AS.
“Potremmo essere campioni già dopo la Sprint? A me non cambia nulla quando arriverà. Detto ciò si meriterebbero il titolo entrambi. La battaglia in Malesia è stata incredibile. Ci hanno regolato uno spettacolo all’inizio della corsa che penso che neppure gli spettatori da casa siano riusciti a stare seduti sul divano”, ha affermato entusiasta del livello dimostrato dai i due contendenti alla coppa più prestigiosa.
Sportività e atteggiamento zen per il 50enne che parlando dell’evento malese ha però svelato di aver avuto paura che qualcosa potesse andare storto. “Devo dire la verità, per quanto abbia provato a mantenere la calma e la tranquillità ho sofferto molto – le sue parole prima di addentrarsi nel racconto tecnico - Il piano stabilito era quello di partire alla grande per prendere il comando ed evitare di stare in scia in quanto porta la gomma anteriore a surriscaldarsi. Se stai dietro, la tua gara finisce ed ecco perché nessuno dei due ci voleva stare. Ad ogni modo, tanto di cappello per quello che hanno fatto, per come hanno combattuto, per averlo fatto in maniera pulita, ma altresì per la freddezza di Jorge che sapeva di giocarsi il Mondiale”.
Pur parteggiando per lo spagnolo, il boss ha elogiato anche il campione in carica che, al Montmelo potrebbe vedersi sfilare lo scettro che detiene dal 2022. “Chiunque uscirà vincitore potrà esserne orgoglioso. Non si vedeva un livello del genere da parecchio. E’ talmente elevato da far fatica a ricordarsi dei precedenti. Sono due signori piloti e con la stessa moto. Forse l’unico paragone che si può fare è quello con il testa a testa Rossi tra Lorenzo all'epoca della Yamaha, ma loro due hanno alzato l’asticella di un punto”, ha chiosato.