Quello che si è appena concluso in Malesia è stato forse uno dei fine settimana più importanti e più emozionanti dell’intera carriera di Jorge Martin. La straordinaria crescita compiuta negli ultimi anni, e la maturità e solidità mentale che ha raggiunto, hanno infatti permesso al madrileno di arrivare a giocarsi a Sepang il primo match point per conquistare il titolo di Campione del Mondo di MotoGP. Un titolo che ha visto sfuggirgli già lo scorso anno e sul quale ha ormai messo una vera e propria ipoteca. In virtù dei 24 punti di vantaggio accumulati sul suo diretto rivale, Francesco Bagnaia, a un solo Round dal temine della stagione.
Una piccola, grande, impresa, ricca di significato per l’alfiere del team Pramac Racing. Il quale, proprio alla vigilia del GP della Malesia, ha avuto modo di ricordare tutto ciò che c’è dietro al traguardo che sta per raggiungere. Grazie a una lettera. piena di amore e ammirazione, scritta da una delle persone più importanti della sua vita: la sua compagna Maria Monfort.
Queste le parole che la ragazza ha voluto dedicare al suo Martinator:
“Non so se sia per come sono fatta, per gli standard che ho per me stessa e che ho in generale per la maggior parte delle cose, o se è soltanto perché sono cresciuta con due figure incredibilmente d’ispirazione per me, come mia madre e mio nonno. Però, ti posso assicurare che ci sono ben poche persone che suscitano in me questa sensazione di ammirazione e sincero orgoglio. Eppure, sei diventato una delle principali.
Non sono i sentimenti d’amore che provo per te in quanto tua partner che mi portano ad avere questo tipo di apprezzamento. Non è stato niente di più del filo conduttore che mi ha permesso di vedere cosa c’è dietro un individuo che molte persone vedono soltanto come un pilota e che, sfortunatamente, non sono abbastanza fortunate da poter vedere che dietro alla tuta in pelle e una volta sceso dalla moto, è una persona che è molto più incredibile di quando è in sella.
Una persona umile, premurosa, generosa e immensamente sensibile. Un grande lavoratore, con degli obiettivi chiari e un sogno, e con aspirazioni che ti permettono di migliorare ogni singolo giorno. Ma sempre sapendo mantenere i piedi per terra, ricordando quanto è stato difficile, e continua ad esserlo, arrivare dove sei. E ancor più, ricordando ed essendo sempre grato a ognuna delle persone che ti hanno accompagnato in questo viaggio, che tu sia ancora in contatto con loro oppure no. Questa è la straordinaria umanità che hai. Non essere capace di non prenderti cura e proteggere le persone che ti circondano, dando loro il 1000% di te stesso, così come fai per prenderti cura di te stesso.
Se c’è una cosa che tutte le persone che ti conoscono anche solo minimamente sono in grado di apprezzare è lo sforzo e la perseveranza con cui ogni giorno riesci ad essere migliore del precedente. Anche se sei forte, e lo sei diventato ancora di più, per via di tutto quello che hai vissuto, tutti hanno bisogno a un certo punto di qualcosa che glielo ricordi.
Quindi, è qui che cerco di essere, sempre al tuo fianco. Essendoci fisicamente oppure no, tenendoti la mano in griglia o no, o anche parlando con quel linguaggio non verbale che abbiamo costruito e che ci permette di capire soltanto attraverso uno sguardo cosa sta passando nella testa dell’altro. Provando a ricordarti di goderti ciò che stai vivendo proprio adesso e dicendoti che, per un centinaio di ragioni, che non hanno niente a che vedere con le moto, tu sei già un vincitore.
È per questo che dovresti essere così orgoglioso di te stesso come lo siamo tutti noi e, più di tutto, essere orgoglioso di te come lo è il giovane Jorge, che un tempo sognava di essere dov’è adesso”.